Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Una gestione che nasce nel ‘900

È il 1910 quando l’On. Luigi Luzzatti istituisce l’Azienda Speciale del Demanio Forestale (A.S.F.D.), per contrastare il degrado e la crisi economica che rischiava di compromettere l’ambiente italiano. La legge Luzzatti intende creare “un pubblico servizio dove bisogna ubbidire alle leggi inflessibili della natura” che proceda autonomamente “al graduale acquisto di nuove foreste da aggiungersi al demanio dello Stato”. Il potenziamento del demanio forestale dello Stato e la sua tutela si affiancano all’incoraggiamento della selvicoltura e alle opere di ingegneria forestale che contrastano il dissesto idrogeologico. Tutela, sviluppo e formazione sono affidati al Corpo Reale Forestale. Al personale forestale viene assicurata una formazione tecnica professionale e culturale idonea a gestire un patrimonio che, già allora, veniva percepito come inestimabile e di vitale importanza per la sopravvivenza degli ecosistemi italiani.

La conservazione del capitale ambientale e la divulgazione, fornendo il giusto esempio, diventano il caposaldo delle attività del Real Corpo Forestale, poi Milizia Forestale (1923) e Corpo forestale dello Stato (1948). Attraverso l’A.S.F.D. si realizza così un piano sostenibile, moderno ed efficace che prevede una capillare cura del territorio e una diffusa attività d’ingegneria forestale volta al contrasto del dissesto idrogeologico. L’azione di acquisizione e accrescimento delle aree boschive demaniali, inoltre, porta negli anni ‘60 alla gestione di un territorio di circa 500 mila ettari di superficie.

Successivamente, negli anni ‘70, la gestione di molte di queste aree passò alle Regioni. Al Corpo forestale dello Stato rimasero però le aree naturali ritenute più importanti
“…da destinare a scopi scientifici, sperimentali e didattici di interesse nazionale…”. Questi territori, che attualmente costituiscono 150 Riserve e aree demaniali, a partire dal 1 gennaio 2017, sono affidati alla cura del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità che ne assicura la tutela e la conservazione attraverso una gestione unitaria nell’interesse  generale dei cittadini di oggi e delle generazioni di domani.