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Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Foresta Demaniale Alto Aspromonte

Foresta Demaniale Alto Aspromonte

Regione

Calabria

Luogo

Roccaforte del Greco, San Luca, Samo (Reggio Calabria)

Info

Anno di istituzione: 1911

Superfice 2.870 ha (distribuiti in due aree distinte, la prima di circa 900 ha in agro di Roccaforte del Greco e la seconda di circa 1940 ha in agro di Samo e circa 30 ha in agro di San Luca).

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

  • Parco Nazionale dell’Aspromonte (Zona A di Riserva Integrale);
  • ZSC IT9350155 ”Montalto” (sup. inclusa nella Foresta Demaniale circa 117 ha), ZSC IT9350154 “Torrente Menta” (sup. inclusa circa 142 ha), ZSC IT9350180 “Contrada Scala” (sup. inclusa circa 94 ha), ZSC IT9350157 “Torrente Ferraina” (tutta inclusa, circa 416 ha) e ZSC IT9350178 “Serro d’Ustra e Fiumara Butramo” (sup. inclusa circa 36 ha);
  • ZPS IT9310069 “Parco Nazionale della Calabria”

Come arrivare

La località turistica Gambarie d’Aspromonte, frazione del Comune di S. Stefano d’Aspromonte, è il centro abitato più prossimo alla Foresta Demaniale, dista circa 30 Km da Reggio Calabria ed è raggiungibile tramite viabilità pubblica sia dal versante Tirrenico che da quello Ionico.

Da Gambarie si prosegue verso la località “Fragolara”, circa 3 Km a Sud dal centro abitato, e quindi sulla strada per Montalto-Santuario di Polsi per raggiungere, in località “Nardello”, dopo circa 6 km, e località “Materazzelli”, circa 4 km più avanti, le principali porte di accesso alla foresta demaniale.

Norme di fruizione

Il Regolamento del Parco per la zona A prevede il solo accesso libero nei sentieri ufficiali del Parco.

Per l’area Demaniale è consentito, anche sulla viabilità interna, l’accesso con veicoli a motore, che viene autorizzato e controllato dal Reparto.

Attività in corso

Monitoraggio e ricerca di flora e fauna da parte di ricercatori di varie Università, che hanno già individuato la presenza in Aspromonte di specie di flora e fauna di rilevante interesse scientifico.

E’ in corso di definizione l’inclusione di una parte del territorio, in località “Valle Infernale”, con rilevanti peculiarità ambientali e caratteristiche geo morfologiche e vegetazionali uniche, tra i siti di “Faggete Vetuste” riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio mondiale dell’Umanità.

Breve descrizione della Foresta

La Foresta Demaniale “Aspromonte” è un comprensorio boscato della superficie complessiva di circa 2.870 ettari ubicata nel cuore del Parco Nazionale dell’Aspromonte, in prossimità del suo punto più elevato, la cima del Montalto.

Si tratta di un lembo di territorio poco antropizzato e ricco di biodiversità, acquisito dallo Stato in più riprese nel secolo scorso. Il comprensorio fu affidato alla gestione dell’allora Azienda di Stato per le Foreste Demaniali del Corpo Forestale dello Stato per rimboschire i terreni nudi e per tutelare e conservare le aree già boscate, con la finalità di prevenire i gravi fenomeni di dissesto idrogeologico all’epoca molto frequenti e diffusi.

La foresta demaniale proviene da acquisti di terreni montani effettuati dall’Azienda di Stato per la Foreste Demaniali tra il 1911 e il 1966. Le foreste demaniali furono inserite nel 1968 nel Parco Nazionale della Calabria a costituire la porzione “zona Aspromonte” dell’area protetta in Provincia di Reggio Calabria. Con l’istituzione del Parco Nazionale dell’Aspromonte nel 1994, le foreste demaniali costituiscono forse la porzione dell’area protetta più rappresentativa ed importante e oggi sono incluse nella zona A del Parco, cioè nell’area più rigorosamente tutelata.

Le foreste sono ubicate nei comuni di Roccaforte del Greco, Samo e San Luca, sul versante ionico dell’Aspromonte e comprendono le sorgenti e il tratto iniziale di importanti fiumare come il Bonamico, l’Amendolea e la fiumara La Verde.  Ricadono in una fascia altitudinale compresa tra i 700 i 1.900 m. slm.

L’area è ricca di sorgenti perenni per cui la portata dei corsi d’acqua si conserva anche nella stagione estiva; nei valloni più ripidi e impervi si formano spesso suggestive cascate come le Maesano sul torrente Menta, le Forgiarelle sul Ferraina e le cascate Palmarello sull’Aposcipo.

Habitat

Sono presenti i seguenti habitat tutelati dalla Direttiva UE Habitat:

3270

Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubri p.p. e Bidention p.p.

4090

Lande oro-mediterranee endemiche a ginestre spinose

6430

Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile

9210

Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex

9340

Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia

91E0*

Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)

91M0

Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere

9210*

Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex

9220*

Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggete con Abies nebrodensis

9510*

Foreste sud-appenniniche di Abies alba

9530*

Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici

Flora

Nei boschi puri di faggio attorno Montalto si incontrano spesso antiche aie carbonili, ultimi segni delle intense utilizzazioni di materiale legnoso della prima metà del secolo scorso. In questa fascia più alta anche l’abete bianco è molto diffuso, prevalentemente consociato con il faggio. A quote appena più basse compare il pino laricio; di questa specie si incontrano frequentemente esemplari particolarmente vetusti con caratteristiche di alberi monumentali. Continuando la discesa verso il mare Ionio diventa sempre più importante la presenza delle querce ed in particolare delle specie roverella e rovere; si tratta a volte di piante millenarie dalle dimensioni eccezionali.

La foresta è a volte interrotta da zone colonizzate dal pioppo tremulo chiamato in gergo locale “candilisi”, tra le specie arboree sporadiche è facile trovare l’acero, il melo e il pero selvatico, il tasso e l’ontano, quest’ultimo, in particolare, lungo i corsi d’acqua, e ancora l’agrifoglio.

Nelle zone più ricche di umidità, in particolare lungo le rive dei torrenti, si sviluppa una ricca vegetazione igrofila con la presenza di numerose specie di felci fra cui quella più importante e rara è probabilmente l’Osmunda regalis.

In primavera le radure e il sottobosco sono colorati da orchidee, viole, gigli di monte e garofani selvatici.

Dalle ricerche più recenti sulla flora dell’Aspromonte si stima la presenza di circa 1800 specie e sottospecie di flora; si tratta di un patrimonio particolarmente significativo di biodiversità conseguente alla presenza di molteplici e diversi habitat determinati dalla peculiare conformazione geomorfologica e dalla variabilità microclimatica del territorio.

Fauna

Il patrimonio faunistico è particolarmente ricco di specie. La rigorosa tutela del territorio assicurata con l’istituzione del Parco nazionale della Calabria prima e del Parco nazionale dell’Aspromonte in epoche più recenti, ha determinato una ripresa della popolazione del lupo, specie tutelata dalla Direttiva UE Habitat, e quasi estinta negli anni settanta del secolo scorso.

Inoltre l’Ente Parco negli ultimi anni ha realizzato un progetto di reintroduzione del capriolo con esiti estremamente positivi; sono stati reintrodotti alcune decine di individui della sottospecie italica di capriolo, riportando in natura una specie assente da questi territori da circa un secolo.

Tra le specie più significative presenti nelle foreste demaniali e nel Parco dell’Aspromonte si vuole ancora ricordare il gufo reale, il gatto selvatico, specie tutelata dalla Direttiva UE Habitat, lo scoiattolo meridionale, il driomio, un piccolo roditore endemico dell’area aspromontana presente soltanto in Calabria ed in Friuli.

Tra i mammiferi è possibile avvistare anche la volpe, la faina, la martora, il tasso e la lepre, con due specie (italica ed europea).

Il Parco d’Aspromonte ospita anche rettili, tra cui la vipera, il cervone, un serpente lento ed innocuo, ed il ramarro occidentale.

Importante presenza è quella della testuggine di Hermann, animale antichissimo dalla colorazione giallastra con macchie nere, specie tutelata dalla Direttiva UE Habitat. Tra gli anfibi, oltre alle specie più comuni, possiamo trovare la salamandra pezzata, la salamandrina dagli occhiali e l’ululone appenninico, inconfondibile per la particolare colorazione ventrale giallo-arancio, tutte specie tutelatate dalla Direttiva UE Habitat.

Molto interessante è anche la presenza di alcune importanti specie di invertebrati che popolano l’Aspromonte; di notevole valore scientifico è la presenza di alcuni coleotteri saproxilici come Rosalia alpina e Osmoderma eremita subsp. italicum, entrambi tutelati dalla Direttiva UE Habitat.

Tante sono anche le specie di farfalle, tra cui la rara Parnassius apollo, specie fortemente legata alle aree aperte di alta quota, tutelata dalla Direttiva UE Habitat.

Normativa

L. 6 dicembre 1991 n. 394 (Legge quadro sulle aree protette);

D.P.R. 14 gennaio 1994 (Istituzione del Parco Nazionale dell’Aspromonte);

D.M. 7 dicembre 2016 n. 378 (Approvazione del Regolamento del Parco Nazionale dell’Aspromonte);

D.G.R. Regione Calabria n. 537 del 15 novembre 2017 (Approvazione delle Misure di Conservazione per le ZSC).

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