Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Area Demaniale e Centro Selezione Equestre Torre di Feudozzo

Area Demaniale e Centro Selezione Equestre Torre di Feudozzo

Regione

Abruzzo

Luogo

Castel di Sangro (L'Aquila)

Info

Anno di istituzione: 1978

Superficie (in ha): 110

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Come arrivare

Per raggiungere il Centro è possibile selezionare una delle seguenti alternative, in relazione alla zona di provenienza:

Auto

Da ROMA/PESCARA: A25 in direzione Roma, dopo circa 50 km uscire a Pratola Peligna – Sulmona. Proseguire in direzione Roccaraso (Napoli), e poi Castel di Sangro. Proseguire verso la Fondo Valle Sangro. Dopo 6 km uscire per S. Pietro Avellana, superare il centro abitato girare alla prima a dx dopo circa 2 km, seguendo le indicazioni per il CSE.

Da BARI: Uscita Val di Sangro su A14. Prendere in direzione Villa S. Maria – Quadri – Castel di Sangro. Proseguire verso la Fondo Valle Sangro. Dopo 6 km uscire per S. Pietro Avellana, superare il centro abitato girare alla prima a dx dopo circa 2 km, seguendo le indicazioni per il CSE.

Da NAPOLI: Uscire al casello di Caianello sulla A1 e proseguire per Venafro. Poi seguire le indicazioni da ROMA.

Note: Essendo in zona di montagna, sempre meglio avere al seguito le catene, o pneumatici da neve.

Autobus: Castel di Sangro è servita da una linea interregionale Pescara-Napoli e viceversa, con coincidenza a Sulmona per Roma.

Treno: Castel di Sangro è servita da una linea interregionale Sulmona-Carpinone con coincidenza a Sulmona per Roma, Pescara e L’Aquila; ed a Carpinone per Roma, Isernia-Napoli. Da Castel di Sangro e da Sulmona partono giornalmente servizi automobilistici sostituitivi di Trenitalia.

Norme di fruizione dell’Area

Nel Centro di Selezione Equestre “La Torre di Feudozzo” non è possibile accedere liberamente ai laboratori, alle stalle ed alle scuderie aziendali, se non autorizzati, per ragioni di sicurezza e di igiene sanitaria. Nell’area dell’attigua Foresta Demaniale Regionale  l’accesso è invece consentito liberamente, ma è consigliabile percorrere solo i sentieri ufficiali segnalati sul terreno, per non disturbare gli animali selvatici e danneggiare gli habitat.

Attività in corso

Nella Foresta Demaniale attigua si svolgono continue campagne di ricerca e monitoraggio su un’ingente quantità di habitat e di specie protette, anche di interesse dell’Unione Europea. In particolare, vi si svolge il monitoraggio delle popolazioni di numerose specie di uccelli rapaci, dell’orso bruno marsicano e del lupo.

Il territorio della Foresta è anche uno dei siti ove si svolgono le attività di monitoraggio di habitat e specie protette dalla Direttiva UE Habitat nell’ambito del progetto LIFE ESC360 (https://www.life360esc.eu/it/), con il coinvolgimento attivo, ogni anno, di decine di volontari del Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.

Breve descrizione dell’area demaniale

Ci troviamo nel cuore degli Appennini Centrali, all’estremo confine meridionale dell’Abruzzo (provincia dell’Aquila) ed al confine con il Molise (provincia di Isernia), in un’area protetta a livello europeo nell’ambito della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea e proprio sul bordo dell’antico Regio Tratturo Celano-Foggia, ancora ben riconoscibile.

L’area del Centro di Selezione Equestre “La Torre di Feudozzo si estende su una superficie di circa 110 ettari. Essa costituisce un corpo unico con i terreni della Foresta Demaniale Regionale “Feudozzo” (che si estende con una superficie di circa 360 ha).

Il Centro ospita strutture ricettive di proprietà dell’Arma dei Carabinieri, gestite dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro. Il Reparto sviluppa azioni tese alla conservazione delle razze equine a limitata diffusione, con specifico mandato per il recupero dell’antica razza governativa del Persano, con cavalli di questa razza, di quella Salernitana e di altre razze di varia provenienza che contribuiscono alla crescita dell’allevamento, finalizzato anche alla produzione destinata alle specialità a cavallo dell’Arma dei Carabinieri.

Habitat, flora

L’area della Foresta Demaniale ospita importanti habitat protetti anche a livello europeo (cerrete, faggete). La flora è ricca di specie rare, endemiche, relitte e protette, tra le quali (presente proprio nel CSE) spicca la vistosissima orchidacea Himantoglossum adriaticum, strettamente protetta dalla Direttiva UE Habitat.

Fauna

La Foresta ospita specie in pericolo di estinzione e protette dalla Direttiva UE Habitat come l’orso bruno marsicano (Ursus arctos subsp. marsicanus), il lupo (Canis lupus) e il pipistrello barbastello (Barbarstella barbastellus), i coleottero Morimus asper, mentre tra gli uccelli sono presenti specie rare ed incluse nella Direttiva UE Uccelli quali il picchio dalmatino (Dendrocopos leucotos subsp. lilfordi), il picchio muraiolo (Tichodroma muraria), la balia dal collare (Ficedula albicollis), l’aquila reale (Aquila chrysaetos), la Tottavilla (Lullula arborea), il Calandro (Anthus campestris) e l’averla piccola (Lanius collurio). Presso le pozze e le sorgenti, sono presenti due specie di anfibi protetti dalla Direttiva UE Habitat: il tritone crestato (Triturus carnifex) e l’ululone dal ventre giallo (Bombina pachypus), mentre nel sottobosco umido si trova la rara e minacciata salamandra appenninica (Salamandra salamandra subsp. gigliolii). Abitanti tipici della Foresta sono anche il cervo nobile (Cervus elaphus), il capriolo (Capreolus capreolus), il gatto selvatico (Felis silvestris) e la martora (Martes martes).

Normativa

Dir. 92/43/CEE “Habitat”, aggiornata con Dir. 2006/105/CE

L. n. 157/1992 (Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio)

D.P.R. n. 357/1997, mod. da D.P.R. n. 120/2003 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche)

D.Lgs. n. 42/2004 (Codice del paesaggio)

D.M. Ambiente n. 184/2007, mod. dal D.M. del 22/01/2009 (Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione in ZPS e ZSC)

D.G.R. Abruzzo n. 451/2009 (Approvazione dei divieti e degli obblighi previsti dal D.M. n. 184/2007 per le ZPS)

L.R. Abruzzo n. 3/2014 (Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo)

D.G.R. Abruzzo n. 877/2016, mod. da D.G.R. Abruzzo n. 279/2017 (Approvazione delle misure generali di conservazione per la Tutela dei siti della Rete Natura 2000 della Regione Abruzzo)

D.G.R. Abruzzo n. 562/2017 (Approvazione delle Misure di conservazione sito-specifiche per la Zona Speciale di Conservazione IT7110104 “Cerrete di Monte Pagano e Feudozzo”)

D.M. 28-12-2018 (Designazione della Zona Speciale di Conservazione IT7110104 “Cerrete di Monte Pagano e Feudozzo”)

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