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Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Monte Pavione

Riserva Naturale Monte Pavione

Regione

Veneto

Luogo

Sovramonte (Belluno)

Info

Codice EUAP: 0153

Anno di istituzione: 1975

Superficie (in ha) 491

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

ZSC IT3230083 “Dolomiti Feltrine e Bellunesi” (interamente inclusa)

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (Cod. UAP 0015) (interamente inclusa)

Come arrivare

L’area è accessibile da Feltre a 30 km da Belluno, per poi portarsi in direzione Croce d’Aune, Comune di Sovramonte, da cui si imbocca il sentiero verso il rifugio Dal Piaz (1993 m slm).

Norme di fruizione della Riserva

Accesso libero

Attività in corso

Progetti vari in collaborazione con l’Ente Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, tra cui BIOALP, InNAT, ecc. (vedi: http://www.dolomitipark.it/it/page.php?id=1243).

Breve descrizione della Riserva

Il territorio della Riserva è compreso tra 1150 e 2335 metri di quota. Il Monte Pavione, con i suoi 2335 m di quota, rappresenta la cima più alta delle Vette Feltrine. La Riserva Monte Pavione rappresenta un’attrazione per la biodiversità ambientale e si propone anche come punto panoramico di alcuni dei più bei gruppi dolomitici e della Pianura Veneta, tanto da permettere l’avvistamento della Laguna di Venezia nelle giornate particolarmente limpide. Da un punto di vista geologico, la zona è caratterizzato da formazioni di calcari marnosi selciferi e dal “biancone”: roccia molto friabile che determina ampi detriti di falda.

Habitat

 Alle quote più basse troviamo formazioni miste dominate dal Faggio, dall’Abete bianco, dal Larice e dall’Abete rosso (9140 Faggeti subalpini dell’Europa centrale con Acer e Rumex arifolius); salendo di quota, queste vengono sostituite dal Pino mugo (4070 Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum, Mugo-Rhododendretum hirsuti), Ontano verde e Larice. Oltre i 2000 m queste formazioni sfumano prima nei prati riferibili alle formazioni steppiche (6150 Praterie boreo-alpine silicee), poi nella prateria subalpina (6170 Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine) e infine in formazioni rupicole (6210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica e 8120 Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini, Thlaspietea rotundifolii).

Flora

Nella flora si segnala la presenza di Anemone fior di narciso (Anemone narcissiflora), Campanula del Moretti (Campanula morettiana), Campanula della Carnia (Campanula carnica), Festuca alpestre (Festuca alpestris), Grazia delle rupi (Petrocallis pyrenaica), Cicutina austriaca (Pleurospermum austriaca), Ranuncolo di Seguier (Ranuncolus seguieri), Ranuncolo veneto (Ranuncolus veneto), Pigamo minore (Thalictrum minus), Alisso di Obir (Alyssum ovirense), Bupleuro delle rocce (Bupleurum petraeum), Cortusa di Mattioli (Corthusa matthioli), Minuartia a foglie di gramigna (Minuartia graminifoglia), Pedicolare chiomosa (Pedicularis comosa), Centaurea rapontica (Centaurea rhapontica).

La Campanula di Moretti è protetta dalla Direttiva Habitat (All. II e IV). 

Fauna

Tra i rettili ci sono la Vipera comune (Vipera aspis) e il Marasso (Vipera berus); tra gli uccelli si segnalano l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), il Biancone (Circaetus gallicus), l’Astore (Accipiter gentilis), lo Sparviere (Accipiter nisus), il Gheppio (Falco tinnunculus), il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il Gufo reale (Bubo bubo), il Gufo comune (Asio otus), il Gallo forcello (Lyrurus tetrix), il Francolino di monte (Tetrastes bonasia), la Coturnice (Alectoris graeca), la Pernice bianca (Lagopus muta), il Corvo imperiale (Corvus corax). I mammiferi sono presenti con il Camoscio alpino (Rupicapra  rupicapra), il Capriolo (Capreolus capreolus), la Donnola (Mustela nivalis), la Puzzola (Mustela putorius), la Volpe (Vulpes vulpes), il Tasso (Meles meles) e la Lepre alpina (Lepus timidus). Per quanto riguarda l’entomofauna della riserva segnaliamo, tra le specie rare, i Coleotteri Euconnus (Tetramelus) pavionis e Orotrechus pavionis.

Sono protetti dalla Direttiva UE Uccelli l’Aquila reale, il Biancone, il Falco pecchiaiolo, il Gufo reale, il Gallo forcello, il Francolino di monte, la Coturnice e la Pernice bianca.

La Puzzola è invece indicata tra le specie dell’Allegato V della Direttiva UE Habitat.

Normativa

Normativa vigente: DM 29/12/1975 (istituzione della Riserva), Legge n. 394/1991 (Legge quadro sulle aree protette), DM 20.04.1990 (Istituzione del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi.), DPR 12.07.1993 (Istituzione dell’Ente parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi), DPR 09.01.2008 Nuova perimetrazione del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi), DGR Veneto n. 1331 del 16.08.2017 (Approvazione delle misure di conservazione sito specifiche del SIC IT3230083),

DM 10/05/2019 (designazione ZSC IT3230083) ftp://ftp.minambiente.it/PNM/Natura2000/Materiale%20Designazione%20ZSC/Veneto/02_Formulari%20Standard/

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