Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Biogenetica Poverella – Villaggio Mancuso

Riserva Naturale Biogenetica Poverella – Villaggio Mancuso

Regione

Calabria

Luogo

Taverna (Catanzaro)

Info

Codice EUAP: 0050

Anno di istituzione: 1977

Superficie (in ha): 1.086,00

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio dello stato

Aree Protette Sovrapposte

Parco Nazionale della Sila (EUAP0550), Ha. 73.695; ZSC “Colle Poverella” IT9330116, Ha. 190 (completamente inclusa nella Riserva)

Come arrivare

La Riserva è raggiungibile attraverso una rete viaria composta da Strade Provinciali e Strade Statali che rendono la percorrenza agevole e adatta ad ogni tipo di veicolo.

Norme di fruizione della Riserva

La fruizione della Riserva, posta all’interno della Zona 1 del Parco Nazionale della Sila, è possibile in base a quanto previsto dall’All. A (Divieti generali e Divieti in zona 1) della “Disciplina di tutela del Parco Nazionale della Sila”. Per una sostenibile fruizione e godimento dell’Area protetta sono stati realizzati dei sentieri naturalistici a libero accesso pedonale.

Centri Visita

Il Centro Visita “A. Garcea”, in località Monaco di Villaggio Mancuso nel Comune di Taverna (CZ), è aperto al pubblico tutto l’anno dalle ore 08:00 alle ore 19:00. Il Centro Visita, oltre ad essere il fulcro dell’attività di promozione, informazione ed accoglienza per i visitatori della Sila, attraverso le infrastrutture realizzate si propone quali Centro specializzato nell’educazione ambientale al fine di consentire un uso sostenibile delle Aree Protette. Nel Centro è possibile svolgere una serie di qualificate attività, integrate ed interconnesse, dedicate alla protezione della natura, alla formazione, alla didattica, alla divulgazione, alla ricreazione ed alla ricerca.

All’interno del Centro Visita sono presenti un sentiero didattico ed un sentiero per disabili, entrambi dotati di tabelle illustrative riguardanti flora e fauna presenti nella Sila Piccola, un “Giardino delle erbe aromatiche e medicinali“ che racchiude una collezione di circa 300 specie (officinali, medicinali ed aromatiche) espressione di un patrimonio di conoscenze etnobotaniche utilizzato da secoli dalle genti della Sila, un “Sentiero geologico“ con campioni di rocce e minerali tipiche dell’altopiano silano, un “Sentiero per non vedenti“ dotato di tabelle descrittive in linguaggio Braille, un “sentiero per ipo-vedenti”, un “giardino della cultura forestale”, un “vivaio della biodiversità silana” e il “Villaggio rurale dell’antica Sila “. Al fine di consentire l’incremento del numero e la reintroduzione di alcune specie animali per ristabilire l’equilibrio biologico e salvaguardare la rete alimentare, si sono realizzati un centro dimostrativo-didattico con daini (specie comunque alloctona), un centro ambientamento e diffusione per caprioli, per cervi e per gufi reali. Il Centro è dotato al suo interno di due musei naturalistici, “Le foreste e l’uomo” e “Le foreste della Sila”, con orario di apertura dalle ore 11:00 alle 13:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00. Nel Museo “Le foreste della Sila” si affronta l’evoluzione e la struttura delle formazioni forestali della Sila, arrivando a mettere in evidenza alcune delle relazioni che governano il funzionamento di questi delicati ecosistemi. Non solo, infatti, si deve tenere conto della natura dinamica di ogni paesaggio vegetale, condizionato d fattori climatici, geologici, genetici, ma bisogna aver presente la complessità dei rapporti che si stabiliscono fra organismi vegetali e altre forme viventi – dai batteri ai vertebrati – per arrivare a comprenderne il valore e la vulnerabilità. Nel Museo “Le Foreste e l’Uomo” si punta l’attenzione sul rapporto delle comunità umane con la montagna e con il bosco: nel nostro Paese ci si trova, infatti, quasi sempre di fronte a paesaggi culturali in cui l’elemento naturale è stato modificato dall’attività millenaria dell’uomo. All’interno del Centro Visita è altresì presente il “Teatro Verde” della capienza di circa 500 posti a sedere e la “piazzetta UNICEF”, destinati ad ospitare manifestazioni di carattere culturale e ricreativo oltre che didattiche di educazione ambientale.

Attività in corso

Manutenzione naturalistica del patrimonio demaniale (regimazione delle acque, sistemazioni idraulico-forestali, pulizia e manutenzione dei sentieri naturalistici, tutela del territorio, vigilanza e prevenzione del fenomeno degli incendi boschivi, ecc.).

Monitoraggio ecologico della specie Canis lupus, in collaborazione con Ente Parco e WWF e monitoraggio di specie di insetti individuati dal Progetto “InNat”;

Iniziative di Educazione Ambientale: accoglienza dei visitatori presso il Centro Visita “A. Garcea”; organizzazione di visite guidate a scopo didattico-culturale con studenti di ogni ordine e grado attraverso la fruizione dei Musei e dei sentieri naturalistici; organizzazione di eventi e manifestazioni di carattere ambientale presso la Sala Convegni, il Teatro Verde e la Piazzetta Unicef da parte del personale del Reparto e da Enti e/o associazioni esterne; divulgazione del patrimonio naturalistico attraverso la manutenzione e la promozione dei sentieri naturalistici; incontri didattici e formativi in attuazione al Progetto Regionale di Eduzione Ambientale afferente alla REALS (Rete di Educazione Ambientale per la Sostenibilità). Tali iniziative hanno la funzione di promuovere e valorizzare i concetti di tutela della biodiversità e di sostenibilità ambientale.

Breve descrizione della Riserva

Con D.M. del 13.07.1977 venne istituita in Sila Piccola, su terreni del demanio dello Stato, la Riserva Naturale Biogenetica allo scopo di garantire l’equilibrio biologico e la biodiversità. La Riserva è posta all’interno del Parco Nazionale della Sila e si estende su terreni di altitudine prevalente tra 1.000 e 1.300 m s.l.m., la morfologia è ondulata, la pendenza si mantiene sempre entro limiti moderati.

Le Riserve in Sila Piccola contribuiscono a proteggere e conservare particolari ecosistemi, cenosi e biotopi significativi, di grande interesse vegetazionale e faunistico. La platea geologica è costituita da rocce arcaiche metamorfosate risalenti al permico medio e formate da gneiss e micascisti granatiferi. Le precipitazioni medie annue si aggirano intorno a 1.300 mm; la temperatura media annua è di circa 10′ C. il clima è tipicamente mediterraneo con piovosità autunno – invernale e temperature più alte nei mesi estivi. La finalità della Riserva è la conservazione e la tutela dell’ambiente, anche in considerazione dell’importanza della Riserva per la produzione di materiale di propagazione di elevata qualità genetica da utilizzare per il rimboschimento di zone degradate. L’istituzione delle Riserve in Sila Piccola ha interessato una società agro-silvo-pastorale, anche se più specificatamente forestale. I centri abitati sono ubicati all’esterno delle Riserve, a molti chilometri di distanza dalle stesse ed a quote altimetriche più basse. Si tratta di paesi con cui le Riserve hanno avuto legami di natura economica, sociale e culturale; da sempre le popolazioni pedemontane hanno esercitato sull’altopiano silano le più varie attività agro-silvo-pastorali ed artigianali. Delle attività connesse al lavoro boschivo, le popolazioni silane custodiscono una memoria storica che richiede strutture permanenti di riferimento le quali servono anche da collegamento con il presente volto ad una incisiva azione di tutela del patrimonio naturale.

Habitat

Il principale Habitat presente all’interno della Riserva è quello relativo a “Pinete sub-mediterranee di pini neri endemici”, con pino laricio silano (Pinus nigra subsp. laricio), su terreni ricchi di substrati granitici che danno origine a suoli acidi e sabbiosi, terreni particolari ove il pino silano predomina rispetto al faggio poiché, essendo una pianta piuttosto rustica (xerofitica e frugale), si adatta meglio a questi ambienti.

Nel dettaglio, gli Habitat che insistono nella Riserva ai sensi della Direttiva 94/43/CEE sono i seguenti:

  • 3260: Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho- Batrachion;
  • 6430: Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile                                                                          
  • 91E0: Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae);
  • 9530: Pinete (sub)mediterranee di pini neri endemici.

Flora

Secondo la classificazione del Pavari, la foresta si estende nel Fagetum, sottozona calda e nel Castanetum.  La specie più diffusa e importante è il pino laricio calabrese (Pinus nigra var. calabrica) che si trova a formare boschi puri e raramente misto con altre specie (querce caducifoglie e sempreverdi, ontano nero e napoletano). Il pino laricio si rinnova con facilità e abbondantemente purché il seme trovi del terreno minerale. Nell’ambito dei popolamenti di pino laricio si trovano degli individui aventi particolari caratteristiche di pregio. Questa forma di pino laricio, detta “pino Vutullo” da alcuni ritenuta una varietà botanica, presenta fusto cilindrico con corteccia liscia e privo di nodi ed un duramen più esteso del normale.

Nella fascia altitudinale più bassa, compresa tra 650 e 1.100 1.200 m s.l.m. sono presenti il castagno e le querce sempreverdi e caducifoglie, ma intorno ai 1000 mt. di quota il pino laricio prende il sopravvento sulle altre specie.

Nelle zone della Riserva a quote più elevate, nelle pinete capita di trovare l’ontano napoletano, il pioppo tremulo, il salicone, il sorbo degli uccellatori.

Fra gli arbusti si ricordano la ginestra dei carbonai, il biancospino, la rosa canina, il rovo, il lampone ecc.

Fauna

Fra i mammiferi la specie più importante è certamente il lupo appenninico (Canis lupus) che ha caratteristiche morfologiche che lo differenziano dal lupo europeo, che sono comunque della stessa specie e strettamente protetti anche a livello europeo. Fino a qualche anno fa in pericolo di estinzione, oggi la popolazione di lupi è in aumento.

Altri mammiferi diffusi sono il capriolo e il cinghiale; fra i mammiferi di piccola e media mole si ricordano lo scoiattolo, la volpe, la lepre, il tasso, il gatto selvatico, la martora, la faina, la puzzola. I pesci sono rappresentati dalla trota. Degli uccelli sono presenti numerose specie; si ricordano la poiana, lo sparviero, l’astore, la cornacchia, il picchio nero e il rosso maggiore, la cinciallegra, il fringuello, il crociere.

Normativa

D.M. istitutivo (D.M. 13/07/1977); Legge quadro aree naturali protette n. 394/1991; Direttiva 92/43/CEE Habitat, D.P.R. 14/11/2002 (Istituzione del Parco nazionale della Sila e dell’Ente parco)

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Pagina di riferimento: Riserva Naturale Biogenetica Poverella – Villaggio Mancuso