Come arrivare
Uscire a Cecina Centro dalla strada Aurelia, seguire le indicazioni per Marina di Cecina, alla fine del viale girare a sinistra e dopo un Km sulla destra vi è l’ingresso principale della Riserva conosciuto come “Il Cancellone”.
Norme di fruizione
È consentito l’accesso pedonale dai varchi appositi per motivi di studio e per turismo naturalistico. E’ interdetto l’accesso con motocicli o automezzi salvo per gli autorizzati e per il personale di sorveglianza.
Breve descrizione della Riserva
La R.N.B. “Tomboli di Cecina” è ubicata lungo il litorale tirrenico a Nord e a Sud della foce del fiume Cecina. Con una superficie complessiva di 405 ettari e una larghezza variabile da 100 a 600 metri, si estende per circa 15 Km.
La storia della pineta ebbe inizio nel 1839 quando il Granduca di Toscana Leopoldo realizzò a proprie spese un imboschimento di pino domestico, lungo il litorale oggi interessato dalla Riserva. Nel 1859, con l’annessione della Toscana al Regno d’Italia, la foresta passò al demanio dello Stato e venne gestita in un primo tempo dal Ministero delle Finanze. Quando, nel marzo 1906, quest’ultimo ne bandì la vendita, l’Amministrazione Forestale dello Stato vi si oppose energicamente e dopo laboriosi adempimenti, confortata anche dalle popolazioni locali, riuscì ad ottenere che l’intera tenuta demaniale venisse dichiarata inalienabile e ne ebbe la gestione diretta.
Carta dei sentieri e degli accessi
Habitat
Si segnalano habitat della Direttiva UE Habitat 2250 (dune costiere con Juniperus spp.) e 2270 (dune con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster).
Flora
La Riserva Naturale è coperta prevalentemente da una pineta di Pino domestico (Pinus pinea) che forma un manto compatto ondulato fino al margine della spiaggia, dove il vento modella basse dune di sabbia ricoperte da una fitta macchia di ginepri e arbusti, che costituiscono una barriera di rara bellezza. Tra le specie vegetali di particolare interesse conservazionistico troviamo Limonium etruscum (che si ipotizza essere una nuova specie per la scienza), presente solo nella Riserva e negli ambienti salmastri retrodunali del Parco della Maremma. Il rischio di estinzione di questa specie è principalmente dovuto a degradazione e riduzione dell’habitat. Presente anche Periploca graeca, inserita nella lista rossa delle specie a rischio.
Fauna
All’interno della Riserva non è raro imbattersi in tracce che documentano la presenza di mammiferi quali tassi (Meles meles) o martore (Martes martes) o più comuni come caprioli (Capreolus capreolus) e cinghiali (sus scrofa).
Sono più di 157 le specie di uccelli segnalati: tra i rapaci più importanti troviamo il Biancone (Circaetus gallicus), il Falco di palude (Circus aeruginosus) e il Barbagianni (Tyto alba). Tipici della pineta sono il Picchio Verde (Picus viridis), l’Upupa (Upupa epops), l’Usignolo (Luscinia megarhynchos) e l’Occhiocotto (Sylvia melanocephala).