Come arrivare
Dalla A2 Salerno- Reggio Calabria uscita Montalto Uffugo, si imbocca la SS 660 direzione Acri, giunti ad Acri si prosegue sulla SS 660 direzione Camigliatello Silano a circa 15 km si incrocia la SP 188 direzione Corigliano – Rossano, si continua per circa 12 km per raggiungere la propria destinazione.
Dalla SS 106 uscita Rossano o Corigliano, per poi proseguire direzione Camigliatello Silano SP 188, si prosegue per 30 km fino a destinazione.
Norme di fruizione della Riserva
La riserva è ubicata 20 km a sud di Corigliano Calabro ed è sottoposta ai vincoli derivanti dal rientrare nella zona 1 del Parco Nazionale della Sila e, in particolare, alle modalità previste dall’art. 4 dell’allegato A) al D.P.R. 14 novembre 2002,che stabilisce i divieti vigenti in zona 1.Inoltre, in base al Decreto di istituzione della Riserva, D.M. 13.07.1977, è vietata la caccia, la pesca, il pascolo per tutto l’anno e l’accensione di fuochi specie nel periodo di grave pericolosità.
È di norma interdetto il transito agli autoveicoli. Inoltre, a norma dell’art. 2 del precitato D.M. l’accesso entro il perimetro della Riserva è consentito per ragioni di studio, per fini educativi, per compiti amministrativi, di vigilanza e per l’attuazione dei disciplinari previsti con legge. Esistono comunque dei sentieri naturalistici fruibili per i visitatori, residenti in zona, solo a piedi; per gli automezzi l’accesso è consentito solo dopo preventiva autorizzazione.
Attività in corso
Ricerca scientifica e monitoraggio ecologico e ambientale in collaborazione con l’Ente Parco Nazionale della Sila, interventi di ingegneria naturalistica, gestione e manutenzione delle aree di fruizione di proprietà demaniale e salvaguardia del soprassuolo finalizzata alla conservazione in situ delle risorse genetiche forestali.
Breve descrizione della Riserva
La Riserva ricade nel Comune di Corigliano Calabro ed è stata istituita con DM 13 luglio 1977. Si localizza nella parte settentrionale dell’altopiano Silano (Sila Greca) ad una altitudine compresa tra 900-1.103 m, ricoprendo una estensione di 295 ha.
Il territorio della riserva è quasi pianeggiante e degrada sul versante sinistro del torrente Cino. Geologicamente la zona è costituita un substrato geologico di origine metamorfico, in prevalenza granitico.
Il clima temperato mediterraneo, con estate fresca, sempre più o meno siccitosa, ed inverni non molto rigidi. In quasi tutto il territorio predomina nel piano dominante il pino laricio allo stato puro o in associazione con Castagno e Cerro.
Il soprassuolo è composto da 225 ha di fustaia pura di Pinus nigra var. laricio (pino laricio); 20 ha di fustaia mista di pino laricio e Castanea sativa (castagno) con presenza di Quercus cerris (cerro); 20 ha di castagneto puro di origine artificiale e 10 ha di pascolo e Abies alba (abete bianco). Infine 20 ha sono di ceduo di faggio e 3 ha di strade e fabbricati. Lungo i fossi sono presenti gruppi di Alnus glutinosa (ontano nero).
Habitat
HABITAT IN DIR. HABITAT PRESENTI NELLA RISERVA |
note |
|
9530* |
Pinete (sub) mediterranee di pini neri endemici |
Pinete a Pino Laricio |
9260 |
Boschi di Castanea sativa |
Castagneti |
9210* |
Faggete degli Appennini con Taxus e Ilex |
Faggete |
91E0* |
Foreste alluvionati di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanea, Salicion albae) |
Foreste ripariali di Ontano nero |
Flora
In aggiunta a Pinus nigra var. laricio (pino laricio), Castanea sativa, Quercus cerris (cerro), Abies alba ed Alnus glutinosa (ontano nero) ed acero campestre, sono presenti nel sottobosco rovo, felce aquilina, agrifoglio, ciclamino, ginestra odorosa, edera sambuco geranio nodoso ed ortica.
Fauna
Tra i mammiferi,frequentano l’area Canis lupus (lupo), Capreolus capreolus (capriolo), Sciurus vulgaris (scoiattolo), Felis sylvestris (gatto selvatico), Sus scrofa (cinghiale), Martes martes (martora), Martes foina (faina), Mustela putorius (puzzola), Mustela nivalis (donnola), Meles meles (tasso), Lepus italica (lepre italica), Vulpes vulpes (volpe).
È di grande interesse zoogeografico la presenza di un piccolo roditore della famiglia dei gliridi, il Dryomys nitedula (driomio), a distribuzione paleartica ma presente in isolamento in Calabria con la sottospecie endemica aspromontis.
Tra gli uccelli nidificanti: Accipiter gentilis (astore), Accipiter nisus (sparviere), Pernis apivorus (falco pecchiaiolo), Buteo buteo (poiana), Dryocopus martius (picchio nero), Columba palumbus (colombaccio), Otus scops (assiolo), Jinx torquilla (torcicollo), Picoides major (picchio rosso maggiore), Turdus viscivorus (tordela), Regulus ignicapillus (fiorrancino), Parus palustris (cincia bigia), Phylloscopus sibilatrix (luì verde), Sitta europea (picchio muratore), Oriolus oriolus (rigogolo), Lanius collurio(averla piccola). Si evidenzia che alcune specie di uccelli come adesempio Regulus regulus (regolo), Carduelis spinus (lucarino) e Loxia curvirostra (crociere), solite nidificare a latitudini maggiori, trovano nella riserva un habitat idoneo e sull’altopiano della Sila il limite più meridionale del loro areale.
Nelle aree aperte è interessante la presenza di Emberiza hortulana (ortolano), Monticola saxatilis (codirossone), Oenanthe oenanthe (culbianco), Saxicola rubetra (stiaccino), Phoenicurus phoenicurus (codirosso), Anthus trivialis (prispolone), Anthus campestris (calandro).