Come arrivare
La Riserva è raggiungibile in auto seguendo strade secondarie che si dipartono dalla SP 41, che collega San Nicandro Garganico alla località Torre Mileto e poi alla stazione di Ischitella, nelle vicinanze di Rodi Garganico.
Norme di fruizione della Riserva
L’accesso alla laguna è consentito solo per motivi di studio e ricerca scientifica, concordati con il Reparto e con permesso scritto. Ai margini dell’area protetta sono presenti due posti per l’osservazione dell’avifauna (rustici, costruiti in legno e canne), uno a nord, in località Tamaricelle, l’altro a sud, in località Iscarella, ai quali si accede, anche per finalità di educazione ambientale, con preavviso al Reparto.
Attività in corso
La sacca orientale, interessata da naturali fenomeni di interramento, è soggetta a costanti interventi di manutenzione e ripuliture atti a rallentare il fenomeno e a conservare il particolarissimo habitat.
Breve descrizione della Riserva
L’area del bacino del Lago di Lesina si trova ad un’altitudine compresa fra 0-2 m s.l.m. e costituisce un ampio anfiteatro al fondo del quale si estende un seno lagunare orientato a est-ovest e sbarrato da un cordone litoraneo lungo circa 27 km e largo da 1 a 1,5 km. Questo cordone ha avuto origine nell’Olocene in seguito all’azione dei venti e delle correnti che hanno accumulato una serie di dune, tra le località Punta delle Pietre e Torre Mileto, incrementato anche dai detriti alluvionali del fiume Fortore e di altri corsi d’acqua più a Nord. I naturali fenomeni di interramento minacciano questo prezioso ambiente, che il Reparto cerca di salvaguardare con mirate azioni di contenimento dell’espansione della cannuccia di palude e del trasporto dei detriti.
Habitat
Nell’area protetta sono presenti habitat protetti dalla Direttiva UE Habitat, quali le “Lagune costiere” e gli “Stagni temporanei mediterranei”.
Flora
La vegetazione che circonda la sacca lagunare può essere distinta in quattro fasce partendo dal litorale: la prima a sparto; la seconda a ginepro coccolone e ginepro fenicio; la terza a rosmarino, cisto rosso, cisto femmina ed erica multiflora; la quarta a cannuccia di palude, macchia alta a leccio e roverella, viburno, alloro, fillirea, mirto, lentisco, alaterno, corbezzolo. Tra le piante erbacee troviamo: pungitopo, ciclamino, carice mediterranea, caprifoglio mediterraneo e camedrio comune.
Fauna
L’area è da ritenersi di fondamentale importanza per la conservazione di molte specie di uccelli, quali: martin pescatore, codone, mestolone, alzavola, fischione, moriglione, volpoca, garzetta, pignattaio, spatola, folaga, gallinella d’acqua, svasso maggiore, tuffetto, gabbiano roseo, avocetta, cavaliere d’Italia, sterna zampenere, sterna comune, beccapesci, fraticello, cormorano, poiana, falco di palude. Recentemente viene segnalata la presenza del merlo acquaiolo e del fenicottero. Nelle acque della laguna troviamo altresì: spigola, orata, cefalo, biscia d’acqua e numerosi insetti legati all’ambiente di palude.