Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Reparto Carabinieri Biodiversità Foresta Umbra

Reparto Carabinieri Biodiversità Foresta Umbra

Indirizzo

Località Foresta Umbra, 71018 Monte Sant’Angelo (FG)

Telefono

0884 560944

Email

043482.001@carabinieri.it

PEC

ffg43482@pec.carabinieri.it

CNCB

Nessun CNCB

Sedi distaccate

Nucleo Tutela Biodiversità di Lecina

Località Foresta Umbra – Strada provinciale 144 Km 22100

Comune di Monte Sant’Angelo (FG)- 71037

Tel.0884/560944

Email.043483.001@carabinieri.it

 

Nucleo Tutela Biodiversità di Umbra

Località Foresta Umbra – Strada provinciale 144 Km 22100

Comune di Monte Sant’Angelo (FG) – 71037

Tel.0884/560944

Email.043485.001@carabinieri.it

 

Nucleo Tutela Biodiversità di Margherita di Savoia

Strada provinciale 141 Km 24200 Località Salina 71044 Margherita di Savoia (BAT)

Tel.0883/656278

Email.043484.001@carabinieri.it

 

Il Reparto provvede alla gestione tecnica e amministrativa nonché alla tutela e alla salvaguardia delle 11 Riserve naturali dello Stato dislocate nelle province di Foggia e Barletta-Andria-Trani. Tale attività si estrinseca con interventi selvicolturali mirati alla conservazione e all’incremento della biodiversità vegetale ed animale; con la manutenzione delle infrastrutture funzionali alla gestione delle aree protette; con una intensa attività di divulgazione ed educazione ambientale; con importanti contributi alla ricerca scientifica; con il monitoraggio di alcuni parametri eco-fisiologici nell’ambito del programma nazionale CON.ECO.FOR. (Controllo degli Ecosistemi Forestali) e dell’avifauna migratoria, nelle Riserve che ospitano zone umide.

Il Reparto di Foresta Umbra, uno dei più antichi presidi dell’Amministrazione Forestale in Puglia (trae origine dalla Brigata di Umbra istituita nel 1892), è ubicato nella omonima Foresta demaniale, quasi al centro del Promontorio garganico, a circa 800 metri di altezza s.l.m.. La palazzina dell’Ufficio, gli alloggi del personale, i magazzini, gli opifici  costituiscono il Villaggio forestale di Umbra che rappresenta un importante presidio dello Stato in un area interna che, per gran parte dell’anno, è soggetta al solo traffico di passaggio ed è frequentata esclusivamente da legnaioli, pastori,  cacciatori e raccoglitori di funghi.

All’Ufficio è affidata l’amministrazione, tutela e salvaguardia delle riserve naturali statali riconosciute di importanza nazionale o internazionale dislocate nelle province di Foggia e di Barletta-Andria-Trani.

Si tratta di 11 aree protette insistenti sul territorio di 9 Comuni per una superficie complessiva di circa 6.000 ettari che costituiscono un patrimonio naturale di straordinario spessore ecologico, cuore del Parco nazionale del Gargano. In qualche modo, le stesse rappresentano la meravigliosa variegata tipologia di ambienti, paesaggi ed ecosistemi che caratterizza il promontorio garganico e che spazia dalle zone umide costiere  alle faggete submontane, dalla vegetazione psammofila dunale ai boschi di Pino d’Aleppo, dalla tipica Macchia mediterranea ai querceti misti .

L’intensa attività protesa alla salvaguardia delle riserve dello Stato si estrinseca non solo nell’attività di sorveglianza (polizia preventiva e repressiva), ma altresì con costanti e mirati  interventi selvicolturali e di manutenzione delle infrastrutture.

 

  1. Tutela e salvaguardia delle riserve naturali dello Stato di interesse nazionale ed internazionale.

 

È la continua e capillare attività volta alla manutenzione degli immobili del Villaggio Forestale di Umbra (circa 2 ettari di superficie, 14 fabbricati,), delle infrastrutture (11.000 metri di griglione metallico, 28.000 metri di chiudende forestali, 5.000 metri di staccionate in legno, circa 15 chilometri di sentieri pedonali e strade forestali, 12 sbarre  e 26 cancelli, 3 cutini, innumerevoli  tabelle monitorie, indicatrici e didattiche, 20 aree da pic-nic e sosta, ecc.) e dei soprassuoli (nelle riserve forestali si stima la presenza di oltre 600.000 alberi con diametro superiore a 15 cm.), mirata sostanzialmente alla conservazione e all’incremento della biodiversità e per mantenere l’irrinunciabile standard qualitativo che da sempre ha caratterizzato la gestione delle aree protette dello Stato (la Foresta viene visitata annualmente da migliaia di visitatori italiani e stranieri). L’attività viene svolta attraverso la puntuale diretta progettazione e direzione dei lavori, correlati ad una programmazione annuale e ad una conseguente puntuale progettazione degli stessi, e avvalendosi di manodopera qualificata (attualmente 41 O.T.I.) assunta in forza della legge 124/1985. Gli interventi sui soprassuoli sono ormai impostati sui canoni della selvicoltura sistemica. Quelli sulle infrastrutture tendono sempre all’uso di materiali naturali e di tecniche a ridotto impatto ambientale.

 

  1. Sorveglianza nelle riserve naturali dello Stato.

 

E’ la quotidiana attività di polizia preventiva e repressiva volta alla vigilanza sul rispetto dei vincoli e dei divieti che la Legge impone su tali aree protette. L’attività viene svolta dai Militari in forza nei 3 Nuclei carabinieri tutela biodiversità dipendenti direttamente dal Reparto: Margherita di Savoia, Lesina e Umbra. I principali problemi affrontati riguardano il pascolo abusivo o incontrollato, il bracconaggio, la pesca illecita, l’abbandono dei rifiuti e i furti di legname.

 

  1. Educazione ambientale.

 

L’attività di divulgazione ed educazione ambientale si espleta attraverso le visite guidate nelle riserve naturali dello Stato, richieste, numerosissime, soprattutto da istituzioni scolastiche, ma anche da Enti e Associazioni, e, indirettamente, attraverso la guida di giornalisti e fotografi per la redazione e pubblicazione di reportages fotografici e articoli sulle riserve.  Nel tempo l’Ufficio ha realizzato numerose strutture dedicate alla scoperta e alla conoscenza degli ambienti naturali: il Centro visitatori, la ricostruzione di un’area carbonile, i sentieri pedonali tematici, il Giocabosco dedicato ai bambini e le aree di sosta presenti in alcune riserve, ne sono l’esempio. L’Ufficio promuove annualmente la celebrazione della Festa degli Alberi e supporta le istituzioni scolastiche nelle manifestazioni collegate fornendo, in qualche caso, anche piantine per la messa a dimora. Accoglie stages e svolge seminari per corsi di formazione professionali in campo ambientale, organizzati da Enti di Formazione, Comuni e Associazioni di volontariato.

Pure questa attività viene svolta dal personale militare qualificato dei dipendenti Nuclei e del Reparto.

 

  1. Monitoraggio, sperimentazione e ricerca.

 

  1. Il Reparto di Umbra è attivamente impegnato nel progetto di monitoraggio e ricerca europeo denominato CON.ECO.FOR. (Controllo Ecosistemi Forestali) volto a tenere costantemente sotto controllo gli effetti dell’inquinamento dell’aria sulle foreste europee. Recentemente vengono valutati tali effetti anche sulla biodiversità. In Puglia trovano luogo, quali appartenenti alla rete di monitoraggio europea, un’area sperimentale di 2° livello (Foresta Umbra) e ben 5 aree di 1° livello (4 in Capitanata e 1 nel Barese), tutte monitorate dall’Ufficio. Nelle aree di 1° livello hanno luogo rilievi annuali mentre in quella di 2° livello, i rilievi sono frequenti giungendo a cadenze quindicinali per quelli relativi alla fenologia. Le ricerche e le analisi, svolte da Università ed Enti di ricerca, trovano la collaborazione del personale militare nell’opera di campionamento e nei periodici rilievi fenologici e sullo stato delle chiome.
  2. Con cadenza quindicinale e durante tutto il corso dell’anno, il personale dei competenti Nuclei effettua il censimento dell’avifauna presente nella Salina di Margherita di Savoia (zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar) e nella sacca orientale del lago di Lesina, entrambe riserve naturali statali di popolamento animale). La mole dei dati raccolti costituisce ormai un valido punto di riferimento per lo studio, a livello locale, del fenomeno della migrazione e delle sue variazioni nel tempo.
  3. Il Reparto ha instaurato da tempo con l’Ente parco nazionale del Gargano, con L’Università della Tuscia e con il CRA una intensa collaborazione per approfondire le conoscenze delle aree protette amministrate e per dare luogo a mirati interventi per la tutela e l’incremento della biodiversità.