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Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Integrale Sfilzi

Riserva Naturale Integrale Sfilzi

Regione

Puglia

Luogo

Vico del Gargano (Foggia)

Info

Codice EUAP: 0111

Anno di istituzione: 1971

Superficie (in ha): 56.00.00

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

  • Parco Nazionale del Gargano
  • ZSC IT9110004 “Foresta Umbra”
  • ZPS IT9110039 “Promontorio del Gargano”

Come arrivare

La Riserva è raggiungibile a piedi o in bicicletta percorrendo strade forestali che partono sia dalla S.P. 144 Vico – Monte Sant’Angelo (nei pressi del Rifugio Sfilzi), sia dalla S.P. 52 bis Umbra-Mare (in località Caritate).

Norme di fruizione della Riserva

Trattandosi di una Riserva integrale, l’accesso è consentito solo previo permesso scritto del Reparto ed esclusivamente per finalità di studio, ricerca o educazione ambientale.

Centri Visita / Musei

Non esistenti

Attività in corso

Nell’area sono in corso, da parte dell’Università della Tuscia, rilievi volti alla misurazione degli accrescimenti arborei.

Breve descrizione della Riserva

L’area è pervenuta al Demanio dello Stato nel 1919 per acquisto dalla nobile Famiglia Forquet, di origine francese, proprietaria di una più vasta tenuta di caccia. La riserva si estende lungo le pendici della Valle della Carpinosa a monte dell’unica sorgente perenne della zona montana del Gargano denominata “Fontana di Sfilzi” che fu costruita dagli eremiti e risale al XVII secolo. La Riserva si sviluppa ad un’altitudine di 389-600 m. s.l.m.. E’ una foresta ben conservata con una vegetazione condizionata da interessanti fenomeni di inversione termica.

Habitat

La vegetazione, pur non essendo precisamente inquadrabile in uno degli habitat protetti a livello di UE, è particolarmente interessante in quanto inquadrabile nell’area di tensione faggio-cerro e caratterizzata, per la particolare conformazione orografica, da una straordinaria compenetrazione di facies vegetazionali.

Flora

Le specie vegetali sono quelle tipiche dei boschi di faggio e di cerro. Grazie alle diverse esposizioni che influenzano il microclima, sono presenti: acero opalo, acero campestre, carpino bianco, carpino nero, cerro, rovere, leccio, tiglio, olmo, sorbo, melastro, alloro, corbezzolo, terebinto. Molti arbusti e una ricca varietà di specie erbacee e di muschi rendono la vegetazione molto varia ed interessante.

Fauna

Particolare attenzione e protezione è data al capriolo; troviamo inoltre il cinghiale, il tasso, la volpe, il gatto selvatico, la faina e il ghiro. Recentemente è segnalata la riapparizione del lupo. Tra gli uccelli troviamo il gufo comune, il colombaccio, l’allocco e numerose specie di picchi e silvidi. E’ stata accertata anche la presenza di alcune coppie del raro picchio rosso mezzano. Nelle acque della Fontana vive il tritone italico, piccolo anfibio caudato endemico del nostro Paese, protetto dalla Direttiva UE Habitat.

Normativa

  • D.M. istitutivo 26 luglio 1971;
  • L. n. 394/1991;
  • D.P.R. 5 giugno 1995 (istitutivo del Parco nazionale del Gargano), all. A (misure di salvaguardia)
  • Regolamento Regione Puglia 10 maggio 2016 recante “Misure di conservazione ai sensi delle Direttive Comunitarie 2009/147 e 92/43 e del D.P.R. 357/97 per i Siti di importanza comunitaria” e s.m. e i.”.

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