Sono state istituite allo scopo di proteggere in modo assoluto gli ambienti naturali. In esse è escluso ogni intervento antropico ad eccezione delle attività di studio e di vigilanza. Nelle 13 Riserve Naturali Integrali gestite dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, l’habitat può evolversi autonomamente, le piante e gli animali vivono seguendo le sole regole della Natura. Uno strumento indispensabile di tutela dell’ambiente, fondamentale per la conservazione della memoria genetica naturale.
Nel cuore dell’appennino tosco romagnolo, il Corpo Forestale dello Stato, nel 1959, istituì la prima Riserva Naturale Integrale italiana: Sasso Fratino. Una faggeta secolare ricca di panorami incantati. In quello che oggi è il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Questa meravigliosa Riserva si estende per 764 ettari sul versante romagnolo del crinale appenninico. È un luogo dal valore inestimabile, un bosco con faggi che possono superare anche i cinque secoli di età, un laboratorio naturale dove apprendere il funzionamento degli ecosistemi e sviluppare strategie per la conservazione della biodiversità. Quest’area, apprezzata storicamente anche dai Granduchi di Toscana per i suoi meravigliosi boschi e la fauna selvatica, è riuscita a coniugare il rispetto dell’ambiente, lo studio e la ricerca, mirabile esempio di eco sostenibilità. Questa riserva grazie alle severe metodologie di conservazione adottate, dal 2017 è stata riconosciuta dall’UNESCO patrimonio dell’umanità
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