Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

I CRASE

Centri Recupero Animali Selvatici ed Esotici

I CRASE, Centri Recupero Animali Selvatici ed Esotici, permettono il primo soccorso, la cura, la riabilitazione e, se possibile, la successiva re-immissione in natura di tanti esemplari di fauna selvatica rinvenuti, feriti o in difficoltà, dai Carabinieri o da cittadini.

I Centri consentono di accogliere anche animali selvatici esotici, sottoposti a confisca o sequestro, che non possono trovare un habitat confacente nei nostri territori.

Inoltre offrono ospitalità a lungo termine a quegli esemplari autoctoni che, purtroppo, non possono più riacquisire la propria capacità di vivere autonomamente in ambienti naturali.

Sono 10 i CRASE gestiti dal Raggruppamento Carabinieri Biodiversità sul territorio italiano.

Grazie alla collaborazione con il Raggruppamento CITES, impegnato nell’applicazione della Convenzione di Washington (CITESConvenzione sul commercio internazionale delle specie selvatiche di flora e fauna minacciate di estinzione), molti animali, autoctoni e esotici, a seguito di procedimenti giudiziari, vengono ospitati nei CRASE che, quindi, contribuiscono a scongiurare il  rischio  di perdita di biodiversità e ad attuare uno dei principi sanciti dalla Convenzione sulla Biodiversità (RIO DE JANEIRO, 1992) che è la ‘‘conservazione ex situ’’ di specie rare

Ogni CRASE possiede differenti caratteristiche in relazione al tipo di ambiente nel quale è ubicato nonché alle specie di animali in esso ospitate.

Cura e custodia per tanti animali in difficoltà

A Castel Volturno (CE), complice un clima sempre mite e temperato grazie alla vicinanza del mare, è stato creato un Centro che accoglie principalmente uccelli esotici provenienti da sequestri e confische in applicazione delle norme CITES. Ad oggi, presso il Centro sono ospitati 103 pappagalli, tra i quali alcuni rarissimi, oltre a 15 rapaci autoctoni non più in grado di vivere liberi in natura. Ognuno di essi ha alle spalle una storia particolare. Spesso si tratta di esemplari che hanno trascorso gran parte della loro esistenza in condizioni inadeguate alla loro natura e che, fortunatamente, sono stati salvati da un destino di sofferenza.

Ora sono ospitati e curati in un ambiente curato e organizzato per favorirne la permanenza in condizioni certamente compatibili con le loro esigenze etologiche. Il Centro di Castel Volturno è un’oasi di pace e natura strappata al degrado ambientale e alla malavita organizzata. Un esempio di come sia possibile restituire un futuro eco-sostenibile ad alcuni luoghi simbolo di incuria, rendendoli un modello per la conservazione di specie a rischio di estinzione.

A Magliano de’ Marsi (AQ), ai piedi del Monte Velino, in una splendida cornice naturale, sorge un moderno Centro che accoglie molti animali bisognosi di essere curati per tornare ai propri habitat di provenienza. Questo Centro è all’avanguardia per la cura dei grifoni, uccelli maestosi, fino a qualche anno fa quasi estinti in Italia e che oggi, grazie a progetti scientifici internazionali, possono nuovamente planare nei nostri cieli. Attualmente sono 4 i grifoni ospitati presso il Centro. Essi purtroppo, a causa delle precarie condizioni fisiche, non potranno più volare. La loro presenza è comunque utile poiché consente di apprendere sempre nuove informazioni su questo straordinario animale.

Un impegno costante per una seconda possibilità

Nel cuore dell’Umbria nel bosco rigoglioso, alle pendici del Monte Peglia, circa 400 animali vengono accolti nel CRASE di Formichella (TR). Il Centro è particolarmente attivo sul territorio anche per quel che riguarda l’educazione ambientale. Oltre a molteplici specie autoctone come cervi, daini, cinghiali e rapaci, a Formichella sono custoditi esemplari esotici tra i quali numerose testuggini e circa 20 procioni (Procyon lotor), noti come orsetti lavatori, tutti sequestrati o catturati nell’ambito di progetti di tutela ambientale.

Importanti in Europa e in Italia principalmente per la loro pelliccia, questi animali esotici, originari dell’America centro settentrionale, si sono accidentalmente diffusi in molte aree naturali e stanno minacciando seriamente la sopravvivenza di alcune specie animali autoctone.

I procioni, infatti, competono pericolosamente con alcune nostre specie di mustelidi molto rare e sono degli straordinari predatori del rarissimo gambero di fiume (Austropotamobius pallipes complex), endemismo particolarmente protetto.

Grazie ad un’opera sinergica con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, parte di questi simpatici mammiferi, che fuori dal loro habitat possono diventare dannosi, sono stati eradicati e possono serenamente continuare la loro vita in ambiente protetto senza costituire una minaccia per le altre specie.

Il CRASE di Formichella è visitato ogni anno da migliaia di studenti. In questo modo contribuisce alla conoscenza dell’etologia degli animali e alla sensibilizzazione dei cittadini sul rischio di perdita di biodiversità a causa delle specie aliene invasive che, incautamente introdotte dall’uomo, espongono a gravissimi pericoli gli habitat naturali e le specie autoctone.

 

Tutti i CRASE dei Carabinieri della Biodiversità svolgono il proprio servizio assicurando la massima cura alla fauna recuperata, collaborando con i cittadini e le associazioni del territorio per proteggere gli animali, la salute umana e la tutela dell’ambiente.