Il Reparto Biodiversità di L’Aquila gestisce la Riserva Naturale di Popolamento Animale “Lago di Campotosto” e la Foresta Demaniale del Chiarino nel Comune di L’Aquila. La Riserva, di elevato valore scientifico, riconosciuto a livello internazionale, è stata istituita con lo scopo di preservare un’importante oasi di sosta per l’avifauna migratoria, migliorare la purezza delle acque e salvaguardare le notevoli potenzialità ittiche del bacino. Per garantire un elevato livello di conservazione delle specie che la popolano, il personale del Reparto svolge una continua attività di monitoraggio e ricerca in situ sull’avifauna, tra cui l’inanellamento degli uccelli a scopo scientifico, il censimento mensile degli uccelli acquatici e l’aggiornamento costante della check-list di tutti gli uccelli che popolano la Riserva. Particolare attenzione viene rivolta anche ad alcune specie di anfibi e chirotteri inseriti nella Direttiva Habitat, per i quali viene svolta attività di ricerca e monitoraggio, condotta con la collaborazione dell’Università degli Studi di L’Aquila e finalizzata ad una efficace attuazione di misure di conservazione, indispensabili per la conservazione di queste vulnerabili specie. La conduzione di un incubatoio adiacente alle acque del lago garantisce la produzione di novellame di coregone, tipica specie pelagica. Un’altra area particolarmente preziosa, di elevato pregio naturalistico, gestita dal Reparto è rappresentata dalla Foresta Demaniale del Chiarino, che costituisce un esempio di faggeta matura, che ha raggiunto lo stadio climax e pertanto non necessita dell’intervento dell’uomo. Particolare attenzione e dedizione da parte del personale del Reparto sono rivolti alle attività di educazione ambientale, attraverso incontri mirati e giornate di campo organizzate per il riconoscimento dell’avifauna, della flora, giornate di sensibilizzazione sulle problematiche legate ai mutamenti climatici, come lo Snowfinch Day, giornata nazionale dedicata al Fringuello alpino Montifringilla nivalis.
Il Reparto, grazie ad un vivaio forestale di 13 ettari si occupa anche della riproduzione e conservazione di specie vegetali endemiche e del monitoraggio/conservazione di alcune specie rare tra cui il Goniolimon italicum e la rarissima Genista pulchella.
Il reparto gestisce inoltre il Centro Studi Ricerca e Conservazione dell’Avifauna e degli Ecosistemi d’Altitudine, comprendente la stazione ornitologica del Lago di Campotosto e la stazione ornitologica d’Alta quota di Campo Imperatore, situata sulle pendici del Gran Sasso.
La stazione ornitologica dell’altopiano di Campo Imperatore rappresenta, nel cuore dell’Appennino, la stazione di inanellamento più in quota del Centro Italia, che può garantire un modello di studio degli effetti dei cambiamenti climatici sulle popolazioni d’uccelli negli ambienti d’alta quota, condotte principalmente nel versante aquilano del Gran Sasso e nel comprensorio dell’altopiano di C. Imperatore, in diciannove diverse località a quote differenti, a partire dai circa 1400 ad oltre 2100 m. slm. Il monitoraggio dei passeriformi tramite l’inanellamento a scopo scientifico a sSforzo costante”, viene svolto secondo le direttive scientifiche del Centro Nazionale di Inanellamento ISPRA. L’aggiornamento continuo della Chek-list degli Uccelli, rappresenta uno strumento essenziale per valutare la struttura della comunità ornitica nell’area dell’altopiano di Campo Imperatore e la relativa caratteristica fenologica. La Chek-list aggiornata al 2020 è costituita da 133 specie, alcune d’interesse comunitario, elencate nell´Allegato I della Direttiva Uccelli 79/409/CEE, che vengono monitorate regolarmente all’interno dell’area di studio.
I progetti di ricerca specifici attualmente in corso, coordinati dal CNI-ISPRA, che comprendo anche l’utilizzo di Anelli Colorati e riguardano le seguenti specie d’interesse Bio-Geografiche:
Progetto Nazionale: Fringuello alpino Montifringilla nivalis.
Progetto Nazionale: Gracchio corallino Pyrrhocorax pyrrhocorax.
Progetto Internazionale: Culbianco Oenanthe oenanthe.
Il programma di monitoraggio anelli sulle nevi sentinelle delle vette – clima ed uccelli in appennino ha il fine di valutare le conseguenze dell’innalzamento della temperatura sulle dinamiche delle popolazioni di uccelli legati agli ambienti d’alta quota: E’ stata anche avviata una campagna di monitoraggio e sensibilizzazione sul Fringuello alpino Montifringilla nivalis lungo la dorsale appenninica, denominata “Anelli sulle nevi sentinelle delle vette – Clima ed uccelli in Appennino”. Il progetto, attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa, ha coinvolto l’ISPRA quale referente scientifico ed il CAI nazionale quale canale di divulgazione, oltre al coinvolgimento dei Reparti Carabinieri Biodiversità di Pescara e di Castel di Sangro e degli Enti interessati alla presenza del Fringuello alpino nelle aree gestite: il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale della Majella, il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Regionale Sirente Velino, il Parco Regionale dei Monti Simbruini e la Riserva Naturale della Duchessa.
Attraverso le conoscenze acquisite nella Stazione Ornitologica di Campo Imperatore, nel corso dell’anno vengono organizzate e proposte iniziative di campo e seminari in aula, aperte al pubblico ed in particolare al panorama dei Ricercatori, Studenti Universitari, Appassionati e Cultori della materia. Le attività di divulgazione vedono la partecipazione dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e di Associazioni locali di profilo ornitologico naturalistico.
In particolare l’inanellamento degli Uccelli a Scopo Scientifico, viene inserito nel contesto dell’Educazione Ambientale, attraverso le visite guidate.
Sono organizzate attività didattiche divulgative, aperte al pubblico, presso la stazione di Campo Imperatore, durante i mesi estivi di ogni anno.