Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Riserva Naturale Orientata Colle di Licco

Riserva Naturale Orientata Colle di Licco

Regione

Abruzzo

Luogo

Civitella Alfedena (L’Aquila)

Info

Codice EUAP: 0019

Anno di istituzione: 1971

Superficie (in ha): 95

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

EUAP 0001 – Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (intera superficie della Riserva)

IT7110205 – Sito di Interesse Comunitario Parco Nazionale d’Abruzzo (intera superficie della Riserva)

IT7110132 – Zona di Protezione Speciale Parco Nazionale d’Abruzzo (intera superficie della Riserva)

Come arrivare

Alla Riserva si può accedere dalla S.S. Marsicana n. 83, da Villetta Barrea o da Pescasseroli, entrambe raggiungibili con l’autostrada A25, attraverso le uscite “Pescina”, “Aielli – Celano” o “Sulmona – Pratola Peligna”, oppure con l’autostrada A1, uscite “Caianello” o “Ferentino”. Con i servizi pubblici automobilistici dell’Azienda di trasporti pubblici Abruzzesi TUA, occorre partire da Avezzano o da Castel di Sangro. Al km 55 della S.S. n. 83 si trova il Centro Visite della Riserva.

Norme di fruizione della Riserva

L’accesso al territorio della Riserva non è consentito liberamente, in quanto tutto il suo territorio si trova nella Zona A di Riserva Integrale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con l’unica eccezione delle aree dedicate del Centro Visite. In tali aree si è accolti e guidati dal personale della Riserva alla scoperta degli spazi didattici all’aperto, ove sono anche due “sentieri natura”, uno adatto anche a disabili motori, percorribili però solo se accompagnati dagli addetti al Centro Visite.

Centro Visite

S.S. n. 83, km 55, 67030 Civitella Alfedena (AQ), a circa 3 km dall’abitato di Villetta Barrea (AQ). Tel. 0864 87117, e-mail riserva.intramonti@libero.it

Accesso dalla S.S. Marsicana n. 83, da Villetta Barrea o da Pescasseroli, entrambe raggiungibili con l’autostrada A25, attraverso le uscite “Pescina”, “Aielli – Celano” o “Sulmona – Pratola Peligna”, oppure con l’autostrada A1, uscite “Caianello” o “Ferentino”. Con i servizi pubblici automobilistici dell’Azienda di trasporti pubblici Abruzzesi TUA, occorre partire da Avezzano o da Castel di Sangro.

Apertura: Martedì/Mercoledì/Giovedì/Venerdì/Domenica (solo la prima e la terza del mese), ore 9:00-13:00 e 14:30-16:30 (chiusura al pubblico: sabato, lunedì e le altre domeniche del mese).

Il Centro Visite sorge su un’area circostante l’antico Casone Crugnale, estesa alcuni ettari. Al pian terreno, oltre all’ingresso principale di accoglienza, due grandi sale sono aperte al pubblico, denominate «La storia in una stanza» e «Lo scrigno della Biodiversità». Di fronte al Casale, dall’altra parte della strada statale Marsicana, è possibile visitare “La casa del boscaiolo” circondata dall’area degli “Antichi ricordi del bosco”. Sono fruibili anche spazi didattici all’aperto per attività interattive con la Natura e due “sentieri natura”, uno adatto anche a disabili motori, percorribili però solo se accompagnati dagli addetti al Centro Visite.

Su prenotazione, è inoltre possibile partecipare ai laboratori di educazione ambientale e ai percorsi di interpretazione della Natura che la Riserva propone e realizza per famiglie, gruppi organizzati e non, associazioni, diversamente abili e per tutti gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado.

Attività in corso

Nella Riserva si svolgono continue campagne di ricerca e monitoraggio su un’ingente quantità di habitat e di specie protette, anche di interesse dell’Unione Europea. In particolare, da molti anni vi si svolge il monitoraggio dei rapaci e di due specie di insetto strettamente protette dalla Direttiva UE Habitat, Rosalia alpina e Osmoderma eremita.

Il territorio della Riserva è anche uno dei siti ove si svolgono le attività di monitoraggio di habitat e specie protette dalla Direttiva UE Habitat nell’ambito del progetto LIFE ESC360 (https://www.life360esc.eu/it/), con il coinvolgimento attivo, ogni anno, di decine di volontari del Corpo Europeo di Solidarietà dell’Unione Europea.

Il Centro Visite è sede delle attività di educazione ambientale svolte dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro, che coinvolgono ogni anno centinaia di ragazzi.

Breve descrizione della Riserva

Il territorio della Riserva, anticamente, era parte del Feudo del Comune di Civitella Alfedena; fino al 1697 proprietà del duca Augusto della Posta e dei suoi antenati, poi delle famiglie nobiliari Di Sangro e Tarolla e, dal 1878 al 1954, della famiglia Crugnale, che proprio al Casone omonimo aveva la sua base operativa e organizzativa per svolgere le sue attività di sfruttamento dei boschi. Dal 1926, con l’ampliamento del Parco Nazionale d’Abruzzo, il territorio della Riserva è stato protetto come Parco Nazionale. Nel 1957 fu infine acquisito dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e nel 1971 protetto anche come Riserva Naturale Statale, in particolare al fine di tutelare le popolazioni relitte di orso bruno marsicano e di camoscio d’Abruzzo.

Ci troviamo nel cuore storico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a ridosso del Fiume Sangro che separa la Riserva dalla contigua Riserva naturale orientata “Feudo Intramonti” (una superficie di 908 ettari posta sulla sinistra orografica alle pendici del massiccio del Monte Marsicano), mentre la Riserva “Colle di Licco” (con una superficie di 95 ettari) si trova sulla destra orografica del fiume, alle pendici del Monte Amaro di Opi, in un territorio selvaggio che, dai 1.000 metri di quota del fiume, si spinge fin quasi a 1.800 m.

Il confine settentrionale della Riserva è segnato dal corso del Fiume Sangro; tra questo e la S.S. n. 83 Marsicana, una stretta striscia di territorio di proprietà demaniale è occupata dal Regio Tratturo Pescasseroli-Candela, uno delle cinque grandi arterie della transumanza orizzontale che si svolgeva tra l’Abruzzo e la Puglia, caratterizzando in modo imponente tutta l’economia del Regno delle Due Sicilie fino alla fine del secolo XIX. La fascia di territorio è larga circa 55 metri (equivalenti a 30 passi napoletani), ben delimitati sulla base della “reintegra” dei Regi Tratturi del 1810-1812.

Tutta la Riserva è compresa nella Zona A di Riserva Integrale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, nel Sito di Interesse Comunitario IT7110205 Parco Nazionale d’Abruzzo e nella Zona di Protezione Speciale dell’Unione Europea IT7110132 Parco Nazionale d’Abruzzo.

Habitat

La Riserva ospita i principali ambienti forestali del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove sono presenti importanti habitat protetti (anche in modo prioritario*) a livello europeo dalla Direttiva Habitat. Procedendo dal Fiume Sangro fino alle quote più elevate, sono presenti due diverse fasce di vegetazione, dalle cerrete a Quercus cerris (habitat 91M0 foreste di cerro e rovere) della zona più bassa alle estesissime faggete (habitat 9210* faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex) della fascia più elevata e fresca.

Flora

Nella cerreta predomina il cerro (Quercus cerris), accompagnato dall’acero d’Ungheria (Acer opalus subsp. obtusatum), dall’orniello (Fraxinus ornus), dal sorbo montano (Sorbus aria) e da varie specie arbustive come la berretta del prete (Evonymus europaeus e Evonymus latifolius). Risalendo di quota, il bosco misto di latifoglie lascia progressivamente il posto a un compatto bosco di faggio (Fagus sylvatica), accompagnato solo da sporadici aceri montani (Acer pseudoplatanus).

Fauna

La Riserva è stata istituita per preservare specie in pericolo di estinzione e strettamente protette dalla Direttiva Habitat come l’orso bruno marsicano (Ursus arctos ssp. marsicanus), il camoscio d’Abruzzo (Rupicapra pyrenaica ssp. ornata). Il Cervo nobile (Cervus elaphus), dapprima scomparso nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, in seguito alla sua reintroduzione avvenuta agli inizi degli anni ’70 del secolo scorso è oggi un usuale frequentatore del territorio della Riserva, così come l’orso bruno marsicano e il lupo appenninico (Canis lupus subsp. italicus). Abitanti tipici della Riserva sono anche il capriolo (Capreolus capreolus), il gatto selvatico (Felis silvestris), la martora (Martes martes), il picchio dorso bianco (Dendrocopos leucotos) e gli splendidi insetti protetti anche a livello europeo dalla Direttiva UE Habitat Rosalia alpina e Osmoderma eremita.

Normativa

R.D.L. n. 257/1923 (costituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo)

R.D. n. 1679/1926 (Modificazione del perimetro del Parco Nazionale d’Abruzzo)

D.M. Agricoltura e Foreste 26/07/1971 (Costituzione della riserva naturale orientata “Feudo Intramonti”)

Dir. 79/409/CEE “Uccelli”, sostituita da Dir. 2009/147/CE

Delib. Cons. Amm. Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo n. 115/23/80 (Piano di assetto territoriale del Parco).

Decisione Presidente Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo n. 46/84, ratif. da Cons. Amm. con delib. n. 85/1987 (zonazione del territorio del Parco)

L. n. 394/1991 (Legge quadro sulle aree protette)

Dir. 92/43/CEE “Habitat”, aggiornata con Dir. 2006/105/CE

L. n. 157/1992 (Norme per la protezione della fauna omeoterma e per il prelievo venatorio)

D.P.C.M. 26/11/1993 (Adeguamento ai principi della L. n. 394/1991 della disciplina dell’Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo)

D.P.R. n. 357/1997, mod. da D.P.R. n. 120/2003 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche)

D.Lgs. n. 42/2004 (Codice del paesaggio)

D.M. Ambiente n. 184/2007, mod. dal D.M. del 22/01/2009 (Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione in ZPS e ZSC)

D.G.R. Abruzzo n. 451/2009 (Approvazione dei divieti e degli obblighi previsti dal D.M. n. 184/2007 per le ZPS)

L.R. Abruzzo n. 3/2014 (Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo)

D.G.R. Abruzzo n. 877/2016, mod. da D.G.R. Abruzzo n. 279/2017 (Approvazione delle misure generali di conservazione per la Tutela dei siti della Rete Natura 2000 della Regione Abruzzo)

D.G.R. Abruzzo n. 478/2018 (Approvazione delle misure di conservazione sito-specifiche per il S.I.C. IT7110205 “Parco Nazionale d’Abruzzo”)

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