Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Riserva Naturale Antropologica Coste Castello

Riserva Naturale Antropologica Coste Castello

Regione

Basilicata

Luogo

Avigliano (Potenza)

Info

Codice EUAP: 0034

Anno di istituzione: 1972

Superficie (in ha): 25

Altitudine: 750 – 828 m s.l.m.

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio Statale

Come arrivare

SS 658 Potenza –Melfi, uscita Lagopesole

Norme di fruizione

Le visite guidate sono effettuate  previa richiesta inoltrata al Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza.

Centri visita/musei: Museo Storico-Naturalistico del Corpo Forestale dello Stato. Visita guidata su prenotazione.   

Descrizione

L’area comprende il Castello federiciano di Lagopesole, monumento di origine bizantina e poi normanna, che Federico II di Svevia fece ampliare e ristrutturare, a partire dal 1242 sino alla sua morte, avvenuta nel 1250. Fu proprio nell’anno 1242, che l’Imperatore svevo (dal 1220 al 1250) vi si trasferì per trovare sollievo dagli impegni politici, recandosi nei fiorenti boschi allora esistenti intorno al Castello, ove amava dilettarsi nel suo passatempo preferito: la caccia con il falcone.
Nello stesso periodo probabilmente venne ristrutturato anche il donjon all’interno del cortile minore. Trattasi di una torre costituita, al primo livello, da una capiente cisterna e al superiore da una sala a pianta quadrata, raggiungibile esclusivamente dall’esterno mediante una scala retrattile, estremo baluardo di difesa in caso di attacco. Due teste umane in pietra, di cui una femminile dai capelli ondulati e una maschile dalle orecchie ferine fanno da ornamento sull’ogivale porta di accesso.
Oggetto di vicende storiche alterne, il Castello venne rilevato dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali insieme al complesso boscato adiacente nel dicembre 1968. Sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, mantiene ancora oggi la pianta originale articolata in un cortile maggiore e uno minore. Negli ampi saloni esistenti all’interno del Castello Federiciano sono ancora visibili mensole scultoree che reggevano archi a sesti acuti e le aperture all’esterno sono caratterizzate da bifore e monofore.

Habitat

Da un punto di vista vegetazionale, il bosco è caratterizzato dalla presenza di  un bosco con prevalenza di Cerro (Quercus cerris) e  Roverella (Quercus pubescens), con presenza di numerosi esemplari di Rovere (Quercus  petraea), Farnetto (Quercus frainetto) e Castagno (Castanea sativa), in consociazione con specie minori quali Carpino bianco (Carpinus betulus), Orniello (Fraxinus ornus) e Olmo (Ulmus minor).

Fauna

E’ stata accertata la presenza di vari mammiferi come la volpe, il lupo (protetto dalla Direttiva Habitat), il gatto selvatico. Anche l’avifauna presente risulta estremamente ricca con presenza di Capinera, Picchio verde, Luì piccolo, Averla piccola, Civetta e barbagianni; quest’ultimo nidifica spesso all’interno del Castello.

Normativa

Normativa vigente: D.M. 29/03/1972 (istituzione della Riserva); L. n. 394/1992 (Legge quadro sulle aree protette).

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Pagina di riferimento: Riserva Naturale Antropologica Coste Castello