Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Antropologica Agromonte Spacciaboschi

Riserva Naturale Antropologica Agromonte Spacciaboschi

Regione

Basilicata

Luogo

Filiano (Potenza)

Info

Codice EUAP: 0033

Anno di istituzione: 1972

Superficie (in ha): 51

Altitudine: 520 – 790 m s.l.m.

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio Statale

­­­­­­­­­­­­­­­­Come arrivare

SS 658 Potenza –Melfi, uscita Dragonetti

Norme di fruizione: Le visite guidate sono effettuate previa richiesta inoltrata al  Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza. Ogni accesso per motivi di studio o altro deve essere comunicato ed autorizzato dal Reparto.

Centri visita / musei: Centro Visita e sala Multimediale in località “Carpini”. Gestito in convenzione con il Comune di Filiano (PZ), che è proprietario dell’immobile. Le visite guidate sono effettuate previa comunicazione e accordo con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza.

Descrizione

È una Riserva Naturale Antropologica, compresa nel territorio comunale di Filiano, istituita con lo scopo di salvaguardare un sito di notevole interesse storico ed archeologico. La collina custodisce le rovine di un esteso insediamento normanno (Acermontis), visibile a terra nell’impianto urbano generale entro cui spiccano le strutture della chiesa e del palazzetto signorile e alcuni apprestamenti produttivi (vasche, silos). Il complesso boscato incluso appartiene alla foresta demaniale di Lagopesole e domina, verso levante, la Valle di Vitalba, attraversata dal tracciato tardoimperiale della via Herculia, unente l’Hirpinia al cuore della Lucania e distintamente visibile dai resti dell’edificio di culto.

L’abbandono dell’abitato si colloca ipoteticamente nei decenni successivi alla grande Peste Nera del 1348, precedendo di poco la fondazione di Rionero in Vulture e di Ripacandida. Un sentiero attrezzato consente di muoversi in sicurezza all’interno dell’area, scoprendo agevolmente i segreti di un luogo antesignano della costruzione della residenza imperiale di Lagopesole.

Habitat

Il bosco è costituito in prevalenza da specie quali cerro (Quercus cerris) e roverello (Quercus pubescens), con un ricco sottobosco di biancospino (Crategus monogyna), carpino bianco (Carpinus betulus) e corniolo (Cornus mas).

Fauna

La fauna presente è quella tipica dei boschi appenninici: sono presenti cinghiali, tassi, lepri, volpi e ricci che accompagnano la presenza, anche se saltuaria, del lupo appenninico (protetto dalla Direttiva Habitat) e di numerose specie di uccelli rapaci sia diurni che notturni come il nibbio bruno, la poiana la civetta, il barbagianni e il gufo.
Tra l’avifauna troviamo anche il picchio, il pettirosso, l’usignolo, l’upupa e la ghiandaia.

Normativa

D.M. 29/03/1972 (istituzione della Riserva); L. n. 394/1992 (Legge quadro sulle aree protette).

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