Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Riserva Naturale Antropologica Monte Croccia

Riserva Naturale Antropologica Monte Croccia

Regione

Basilicata

Luogo

Accettura, Calciano, Oliveto Lucano (Matera)

Info

Codice EUAP: 0038

Anno di istituzione: 1971

Superficie (in ha): 36 ha

Altitudine: 940 – 1149 m s.l.m.

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio Statale

Aree Protette Sovrapposte

ZSC IT 9220130 “Foresta Gallipoli Cognato”; Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane

­­­­­­­­­­­­­­­Come arrivare

SS 407 Basentana, Uscita Accettura, direzione Oliveto Lucano

Norme di fruizione: Le visite guidate sono effettuate previa richiesta inoltrata al  Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza . Ogni accesso per motivi di studio o altro deve essere comunicato ed autorizzato dal Reparto.

Centri visita/musei: All’interno del complesso Gallipoli Palazzo, da visitare è l’ecomuseo allestito a cura del Reparto Carabinieri Biodiversità di Potenza. Le visite sono possibili solo su prenotazione.

Descrizione

La Riserva venne istituita per tutelare un antico centro abitato fortificato localizzato sulla sommità del Monte Croccia. Unitamente ad una serie di altri siti che ospitavano città fortificate edificate sui monti lucani, faceva parte di una rete difensiva del territorio. Il perimetro delle mura, ancora intatto nella parte basale, evidenzia una tecnica costruttiva mirata a sfruttare la morfologia e la geomorfologia del territorio mediante il raccordo della fortificazione alla roccia esistente, segno evidente di un avanzato perfezionamento delle tecniche militari diffuse in Lucania nel IV secolo a.C. (a tale periodo sono da attribuirsi le guerre interne tra popolazioni lucane e colonie greche).
La lunga cinta muraria (costituita da 3 circuiti di mura, di cui quello meglio conservato difende l’acropoli dell’abitato) è composta da blocchi perfettamente tagliati secondo una tecnica costruttiva che molto probabilmente fu ereditata dalle colonie greche lungo la costa. La muratura che cinge l’acropoli si estende per una lunghezza totale di oltre 2 chilometri. I terreni della Riserva sono in parte di origine eocenica, pietrosi e compatti, in parte di origine pliocenica, con elevate percentuali di argilla e poveri di calcare.

Habitat

Sono presenti una fustaia coetanea a prevalenza di cerro (Quercus cerris) e anche formazioni di roverella (Quercus pubescens). Alle quote più alte, ove affiorano banchi di arenarie, svetta qualche esemplare di farnetto (Quercus frainetto). Nelle zone più riparate si incontrano boschi di carpino orientale (Carpinus orientalis) e carpinella (Ostrya carpinifolia) con presenza di cerro (Quercus cerris), orniello (Fraxinus ornus) e farnetto (Quercus frainetto).

Flora

In primavera, si verificano abbondanti fioriture di gladiolo (Gladiolus sp.), asfodelo (Asphodelus sp.), ginestra e pimpinella (Sanguisorba sp.). Sulle rocce crescono la valeriana rossa (Centrathus ruber), la digitale ferruginea (Digitalis ferruginea), la moneta del Papa (Lunaria annua) e la rara onosma lucana (Onosma peseudoarenaria subsp. lucana).

Fauna

Si rileva la presenza di specie quali volpe, faina, donnola, tasso, lepri e ricci. Fra i rapaci si segnala la presenza dello sparviero. L’avifauna comprende uccelli quali gufi, civette, allocchi, barbagianni, picchi, pettirossi, usignoli, cince e scriccioli.

Normativa

DM 11 settembre 1971 (istituzione della Riserva); L. n. 394/1992 (Legge quadro sulle aree protette); D.M. 26 settembre 2013 (designazione ZSC); DGR n. 951/2012 (Misure generali Rete Natura 2000); DGR n. 30/2013 (Misure sito specifiche ZSC)

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