Come arrivare
La Riserva è prossima all’abitato di Staffoli (S. Croce sull’Arno – PI), raggiungibile in auto dall’uscita “Altopascio” dell’autostrada A11 (seguire indicazioni per Fucecchio) oppure, dalla Strada Grande Comunicazione FI-PI-LI, uscita di Montopoli e procedere verso Altopascio.
Norme di fruizione della riserva
Area protetta chiusa, completamente recintata. Aperture a gruppi organizzati solo su richiesta al Reparto Biodiversità di Lucca (mail: 043595.001@carabinieri.it). Sono organizzate visite guidate aperte alla cittadinanza ogni terza domenica del mese, oltre eventuali eventi istituzionali. Le visite si svolgono su sentieri didattici e regolarmente manutenuti. Una pista ciclo-pedonale, contenente un breve percorso vita, circonda interamente la Riserva, per una lunghezza di circa 14 Km. Tale percorso è liberamente accessibile.
Centri visita/musei
All’interno della Riserva è presente un piccolo Centro Visitatori aperto solo in caso di visite guidate. Si segnala l’esistenza di un luogo di culto risalente alla Seconda Guerra Mondiale consistente in un altare con immagine della Madonna realizzato da soldati brasiliani durante la seconda Guerra Mondiale e recentemente restaurato. L’accesso alla “Marginetta dei Brasiliani” avviene su appuntamento (tel.0571-37643)..
Attività in corso
Monitoraggi gestiti dal personale interno:
- Avifauna notturna al playback
- Lucanus cervus su transetti
Monitoraggi in collaborazione con enti terzi
- Avifauna aquatica a cura del Centro di Documentazione e Ricerca del Padule di Fucecchio
Gestione Centro CITES-NIRDA.
- Il Centro Cites ospita circa 90 animali in custodia giudiziaria, visitabili in regime di sicurezza con la guida del personale specializzato addetto alla loro cura e salvaguardia: rapaci diurni e notturni (aquile, gufi, avvoltoi, falchi ecc), nonché variopinti pappagalli afferenti a varie specie. Sono ospitati all’interno del Centro CITES, dal nome dell’omonima convenzione stipulata nel 1970: Convention of International Trade in Endangered Species che tutela il commercio di specie minacciate.
Educazione ambientale.
- Il personale del Reparto è impegnato in un’intensa attività di educazione alla legalità ambientale con le scuole del territorio e tramite l’organizzazione di apposite giornate tematiche di sensibilizzazione alla cittadinanza.
Breve descrizione della riserva
Situata all’interno del Comune di Castelfranco di Sotto (PI), rappresenta un polmone verde di 500 ha in un’area fortemente antropizzata. L’elevata biodiversità animale e vegetale e i rari habitat presenti, unitamente al contesto storico di pregio, rendono la Riserva un luogo ideale di visita. Compresa tra 45 e 114 m sul livello del mare, presenta vari habitat di interesse comunitario, tra cui i cosiddetti “vallini delle Cerbaie”: situazioni di inversione termica per le quali le specie vegetali che connotano ambienti freschi si trovano, insolitamente, a quote inferiori. I numerosi laghetti, sorgenti, fonti e altri manufatti immersi nel verde, come l’altare eretto dai soldati brasiliani durante la Seconda Guerra Mondiale, o le trincee scavate per l’addestramento militare dagli stessi militari, arricchiscono ancor più il pregio e il valore della Riserva.
Habitat
La Riserva ospita numerosi habitat forestali e non, molti dei quali protetti dalla Direttiva Habitat:
- Habitat 3150: Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition. Habitat lacustri, palustri e di acque stagnanti eutrofiche ricche di basi con vegetazione sommersa o natante, flottante o radicante, ad ampia distribuzione, rinvenibile in due laghetti della Riserva
- Habitat 4030: Lande secche europee. Vegetazione basso-arbustiva acidofila generalmente dominata da Brugo (Calluna vulgaris) (brughiera), spesso ricca in specie dei generi Vaccinium, Genista, Erica e/o di Ginestrone (Ulex europaeus). Habitat fortemente incrementato dai passaggi del fuoco del 2001 e del 2009.
- Habitat 9540: Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici. Pinete mediterranee e termo-atlantiche a pini termofili mediterranei: Pino marittimo (Pinus pinaster), La pineta è state, fino ai primi anni 2000, l’habitat dominante a Montefalcone. L’attacco della cocciniglia Matsococcus feytaudi e il passaggio del fuoco ha ridotto fortemente la superficie, con conseguente ingresso di latifoglie.
- Habitat 91M0: Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere. Querceti misti a Cerro (Quercus cerris), Rovere (Quercus petraea) e Carpino bianco (Carpinus betulus). La formazione forestale tipica di Montefalcone
- Habitat 9160: Querceti di farnia o rovere subatlantici e dell’Europa centrale del Carpinion betuli. Bosco misto a Farnia (Quercus robur) e Carpino bianco (Carpinus betulus), tipico delle zone di fondovalle, sottoposti a frequenti inondazioni.
- Habitat 91E0: Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae). Boschi ripariali di Ontano nero, particolarmente fragili e ridotti alle rive dei rii stagionali che solcano la Riserva
- Prati, incolti ed ex coltivi. I terreni prativi presentano, molto frequentemente, la classica “aratura” prodotta dal grufolamento dei cinghiali, con evidente impoverimento della vegetazione erbacea
Flora
Oltre alle essenze evidenziate nel paragrafo precedente, si citano le seguenti specie, particolarmente rare e pregiate data la posizione geografica della Riserva: Abete bianco (Abies alba), Tasso (Taxus baccata), Bucaneve (Galanthus nivalis), Latrea (Lathraea clandestina), Campanellino primaverile (Leucojum vernum), Faggio (Fagus sylvatica), Narciso dei poeti (Narcissus poeticus), Sigillo di Salomone maggiore (Polygonatum multifolium), Ninfea bianca (Nymphaea alba).
Fauna
Tra la fauna, è presente un cervo (Cervus elaphus), superstite dell’allevamento a fini di ripopolamento praticato fino agli inizi degli anni 2000, cinghiali (Sus scropha), caprioli (Capreolus capreolus), volpi (Vulpes vulpes), tassi (Meles meles), istrici (Hysrtix crtistata) e scoiattoli (Sciurus vulgaris). Sorvolano i cieli della riserva vari anatidi, aironi, e numerosi rapaci diurni e notturni: poiane (Buteo buteo) e una copiosa popolazione di Allocco (Strix aluco). Lo sporadico assiolo (Otus scops) e il diffuso succiacapre (Caprimulgus europaeus) sono migratori estivi inclusi negli allegati della Direttiva Uccelli. Vecchie querce vetuste sono inoltre l’habitat ideale per lo sviluppo di vari coleotteri, tra cui il raro Cervo volante (Lucanus cervus), specie protetta dalla Direttiva UE Habitat.