Come arrivare
L’accesso principale alla riserva è situato in Comune di Cesiomaggiore, in Val Canzoi, dove partono diversi sentieri ed una strada forestale, con divieto di transito per i mezzi a motore, che giunge a Malga Erera; un secondo sentiero per accedere alla riserva parte dal Comune agordino di Gosaldo, in loc. Pattine.
Norme di fruizione della Riserva
Accesso libero
Attività in corso
Monitoraggio dei Coleotteri xilofagi nelle aree colpite dalla tempesta di fine ottobre 2018; progetti vari in collaborazione con l’Ente Parco nazionale Dolomiti Bellunesi, tra cui BIOALP, InNAT, ecc. (vedi: http://www.dolomitipark.it/it/page.php?id=1243).
Breve descrizione della Riserva
La Riserva, il cui territorio è compreso tra 430 e 2550 metri di quota, ha caratteristiche spiccatamente dolomitiche che si manifestano nella differente morfologia delle cime, con guglie, torrioni e creste ardite. Il paesaggio più appariscente della zona è il vasto altopiano che occupa la parte centrale: una distesa di pascoli in dolce pendenza, con piccole doline e vallette nivali: un territorio conteso in passato per la pratica dell’alpeggio estivo del bestiame. All’interno dell’area protetta vi sono Malga Erera, tuttora attiva, e le ex malghe di Brendol e Campotorondo, ristrutturate recentemente e adibite a rifugi di sorveglianza e bivacchi per l’escursionismo. Altra area di particolare bellezza è la distesa dei Piani Eterni, situata al margine sud-orientale della conca pascoliva di Erera- Brandol. La Val Falcina è una valle selvaggia e impervia, con cascate e scivoli d’acqua. Molto visitati sono i Catini della Val Brenton e la cascata della Soffia, accessibili dalla Valle del Mis.
Habitat
La parte bassa dell’area è occupata da un bosco termofilo in cui domina il carpino nero (91L0 Querceti di rovere illirici, Erythronio-Carpinion). Procedendo verso l’alto, subentra la faggeta (91K0 Foreste illiriche di Fagus sylvatica, Aremonio-Fagion), che dai 1.200 – 1.400 m lascia il posto alla boscaglia a pino mugo (4070 Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum, Mugo-Rhododendretum hirsuti)). Vaste superfici sono occupate da praterie alpine come elineti, seslerieti e firmeti (6170 Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine), da formazioni arbustive alpine (4060 Lande alpine e boreali) e da vegetazione rupestre (6210 Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica).
Flora
Dal punto di vista floristico sono da segnalare la presenza di Campanella odorosa (Adenophora liliifolia), Campanula di Moretti (Campanula morettiana), Giglio dorato (Hemerocallis lilio-asphodelus), Giglio carniolico (Lilium carniolicum), Petrocallis dei Pirenei (Petrocallis pirenaica), Coclearia alpina (Rhizobotrya alpina), Primula del Tirolo (Primula tyrolensis) e la Cortusa del Mattioli (Corthusa mattioli).
Sono protette dalla Direttiva Habitat la Campanella odorosa e la Campanula di Moretti (All. II e IV).
Fauna
Per quanto riguarda la fauna sono presenti: la Pernice bianca (Lagopus muta), il Gallo cedrone (Tetrao urogallus), il Francolino di monte (Tetrastes bonasia), il Fagiano di monte (Lyrurus tetrix), la Coturnice (Alectoris graeca), l’Aquila reale (Aquila chrysaetos), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), il gheppio (Falco tinnunculus), il Camoscio (Rupicapra rupicapra), il cervo (Cervus elaphus), il capriolo (Capreolus capreolus), la Donnola (Mustela nivalis), la Lepre alpina (Lepus timidus).
Sono protetti dalla Direttiva UE Uccelli il Gallo cedrone, il Gallo forcello, il Francolino di monte, la Coturnice, la Pernice bianca, l’Aquila reale e il Falco pecchiaiolo.
Per quanto riguarda l’entomofauna della Riserva è presente, e protetta dalla Direttiva UE Habitat (All. IV), la farfalla Parnassius apollo, e, tra le specie rare, i Coleotteri Orotrechus theresiae, Sinuicollia dalpiazi e il Cholevidae halbherria subsp. daffneri, quest’ultima specie descritta solo nel 2019.