Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Riserva Naturale Biogenetica San Cataldo

Riserva Naturale Biogenetica San Cataldo

Regione

Puglia

Luogo

Lecce, Vernole (Lecce)

Info

Codice EUAP: 0108

Anno di istituzione: 1977

Superficie (in ha): 25 ha

Altitudine: 0 m s.l.m.

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Come arrivare

Da Lecce: seguire le indicazioni per la Tangenziale Est ed imboccare l’uscita n. 7B – SS n. 543 in direzione San Cataldo.

Da Taranto: procedere in direzione Nord in direzione Grottaglie-Brindisi percorrendo la SS n. 7, continuare per la SS n. 613 e seguire le indicazioni per la Tangenziale Est ed imboccare l’uscita n. 7B – SS n. 543 in direzione San Cataldo.

Da Bari: percorrere la SS n. 16 in direzione Brindisi, giunti a Lecce prendere l’uscita Tangenziale Est, direzione Otranto/Maglie e seguire le indicazioni per la Tangenziale Est ed imboccare l’uscita n. 7B – SS n. 543 in direzione San Cataldo.

Norme di fruizione: Per la fruizione dei percorsi presso la Riserva è necessario concordare la visita con il Reparto Carabinieri Biodiversità di Martina Franca, telefonicamente (080/4306471) o per posta elettronica all’indirizzo 043486.001@carabinieri.it. Attualmente è praticabile il percorso “Dalla bonifica alla biodiversità”. I percorsi non sono fruibili liberamente.

Centri Visita / Musei

è presente un Centro Visitatori.

Eventuali CNBF / CRAS / CRASE

Presso la Riserva è presente un Centro di recupero Animali Selvatici (C.R.A.S.) dove vengono ospitati animali sequestrati/confiscati in ambito C.I.T.E.S. con particolare riguardo alle testuggini di terra.

Attività in corso

Attività di educazione ambientale presso gli istituti scolastici e in Riserva.

La Riserva è ubicata lungo il litorale adriatico e ricade nel territorio dei Comuni di Lecce e Vernole. E’ costituita da un bosco di pino d’Aleppo ed eucalipto impiantato agli inizi del ‘900, in concomitanza con i lavori di bonifica effettuati per debellare la malaria che infestava le zone paludose del litorale salentino. L’esposizione del bosco ai venti marini, il basso impatto antropico dovuto all’istituzione dell’area protetta, nonché una serie di incendi verificatisi agli inizi degli anni ‘80, hanno diversificato l’aspetto della Riserva che si presenta oggi come un’area in cui poter scoprire habitat molto differenti tra loro: dalla pineta di origine artificiale piantata dall’uomo a quella naturale nata spontaneamente dopo gli incendi, dalla macchia mediterranea che lentamente riconquista il sottobosco della pineta, agli specchi d’acqua palustri, prova della massiccia opera di bonifica effettuata dall’uomo, dall’ombrosa fustaia di leccio agli estesi popolamenti di eucalipto.

Habitat

La vegetazione è costituita da piante ad alto fusto e da diverse piante erbacee ed arbustive. Popolamenti di eucalipti si possono ammirare dove anticamente sorgeva la vecchia palude, insieme ad un mosaico composto da macchia mediterranea e tipiche piante palustri, grazie al ristagno di acqua stagionale, come il gladiolo comune, il giunco di palude, la carice e il falasco. Il Pino d’Aleppo e il Pino Marittimo sono da ammirare lungo la fascia litoranea, dove risulta dominante un sottobosco di arbusti della macchia mediterranea, in cui il leccio tende a prevalere. Importanti infine sono le specie lianose che concorrono a completare la foresta mediterranea sempreverde come l’edera comune, la Smilax, il caprifoglio e la rosa canina.

Flora

La Periploaca graeca è una specie lianosa di grande valore naturalistico e conservazionistico. Il suo areale si presenta puntiforme e frammentario intorno alla sua zona di origine, il Mar Nero, e, in Italia è presente solo in Toscana, Calabria e Puglia. In Puglia è presente solo nella Provincia di Lecce. Data la sua rarità è una specie in pericolo di estinzione e per questo inserita nella Lista Rossa delle Piante d’Italia.

Lungo i confini della pineta e del sottobosco della macchia mediterranea sono presenti habitat prativi ideali per le orchidee spontanee, che caratterizzano la cosiddetta “Regione floristica Salentina”. Le specie da scoprire e ammirare nella Riserva sono: Limodorum abortivum, Serapias lingua, Ophrys bombyliflora, Ophrys tenthredinifera e Ophrys holosericea subsp. apulica, specie endemica della Puglia.

Fauna

La fauna si presenta molto diversificata: volpi, ricci ed alcuni individui di tasso; ricca la presenza di rettili, quali il cervone (Elaphe quatuorlineata), il biacco (Coluber viridiflavus), ed il bellissimo e raro colubro leopardino (Elaphe situla); la stretta vicinanza al mare e la falda freatica superficiale consentono, dopo le piogge della stagione invernale, la formazione di lembi residuali della vecchia palude, habitat di anfibi e rettili tipici di questi ambienti come la biscia d’acqua, la testuggine palustre, il rospo comune e smeraldino ed infine le rane e le raganelle. Da osservare inoltre che durante i flussi migratori qui trovano riposo diverse specie di uccelli: aironi rosso e cenerino, germani reali, alzavole e folaghe. Durante l’estate è invece l’assiolo, piccolo rapace notturno, a far sentire il suo ritmato richiamo.

Normativa

Decreto Ministero Agricoltura e Foreste 13 luglio 1977 (istituzione della Riserva).

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