Come arrivare
La Riserva è raggiungibile a piedi o in bicicletta percorrendo strade forestali che partono sia dalla S.P. 144 Vico – Monte Sant’Angelo (nei pressi del Rifugio Sfilzi), sia dalla S.P. 52 bis Umbra-Mare (in località Caritate).
Norme di fruizione della Riserva
Trattandosi di una Riserva integrale, l’accesso è consentito solo previo permesso scritto del Reparto ed esclusivamente per finalità di studio, ricerca o educazione ambientale.
Centri Visita / Musei
Non esistenti
Attività in corso
Nell’area sono in corso, da parte dell’Università della Tuscia, rilievi volti alla misurazione degli accrescimenti arborei.
Breve descrizione della Riserva
L’area è pervenuta al Demanio dello Stato nel 1919 per acquisto dalla nobile Famiglia Forquet, di origine francese, proprietaria di una più vasta tenuta di caccia. La riserva si estende lungo le pendici della Valle della Carpinosa a monte dell’unica sorgente perenne della zona montana del Gargano denominata “Fontana di Sfilzi” che fu costruita dagli eremiti e risale al XVII secolo. La Riserva si sviluppa ad un’altitudine di 389-600 m. s.l.m.. E’ una foresta ben conservata con una vegetazione condizionata da interessanti fenomeni di inversione termica.
Habitat
La vegetazione, pur non essendo precisamente inquadrabile in uno degli habitat protetti a livello di UE, è particolarmente interessante in quanto inquadrabile nell’area di tensione faggio-cerro e caratterizzata, per la particolare conformazione orografica, da una straordinaria compenetrazione di facies vegetazionali.
Flora
Le specie vegetali sono quelle tipiche dei boschi di faggio e di cerro. Grazie alle diverse esposizioni che influenzano il microclima, sono presenti: acero opalo, acero campestre, carpino bianco, carpino nero, cerro, rovere, leccio, tiglio, olmo, sorbo, melastro, alloro, corbezzolo, terebinto. Molti arbusti e una ricca varietà di specie erbacee e di muschi rendono la vegetazione molto varia ed interessante.
Fauna
Particolare attenzione e protezione è data al capriolo; troviamo inoltre il cinghiale, il tasso, la volpe, il gatto selvatico, la faina e il ghiro. Recentemente è segnalata la riapparizione del lupo. Tra gli uccelli troviamo il gufo comune, il colombaccio, l’allocco e numerose specie di picchi e silvidi. E’ stata accertata anche la presenza di alcune coppie del raro picchio rosso mezzano. Nelle acque della Fontana vive il tritone italico, piccolo anfibio caudato endemico del nostro Paese, protetto dalla Direttiva UE Habitat.