Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Riserva Naturale Orientata Duna Costiera Ravennate e Foce Del Torrente Bevano

Riserva Naturale Orientata Duna Costiera Ravennate e Foce Del Torrente Bevano

Regione

Emilia Romagna

Luogo

Ravenna (Ravenna)

Info

Codice EUAP: 0065

Anno di istituzione: 1979

Superficie: ha 64

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
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(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio marittimo

Aree Protette Sovrapposte

Parco regionale Delta del Po Emilia-Romagna; ZSC-ZPS – IT4070009 “Ortazzo, Ortazzino, Foce del Torrente Bevano”.

Come arrivare

raggiungibile dagli abitati di Lido di Dante (a nord) e da Lido di Classe (a sud), dalla vicina città di Ravenna e/o dalla S.S. “Adriatica”

Norme di fruizione della Riserva

La fruizione della spiaggia tra Lido di Dante e Lido di Classe è regolata dal vigente Piano Territoriale della Stazione “Pineta di Classe e Salina di Cervia” (D.d.G. RER n. 489 del 23.04.12) che prevede la suddivisione in tre settori B. Spg. a – b – c. Il settore “c” viene sempre fruito e corrisponde a circa 2 km di arenile a ridosso, rispettivamente, delle località sopra citate. Il settore “a” è sempre precluso mentre il settore “b” viene reso fruibile solo dopo il termine del periodo di nidificazione (di regola, successivamente al 15 luglio).

Attività in corso

Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina, organismo di gestione, ha avviato un’attività affinché questo litorale naturale protetto possa acquisire le potenzialità attrattive per un turismo consapevole di qualità, che si mostri come alternativo al turismo balneare, competitivo con quest’ultimo in termini di destagionalizzazione e di permanenza del turista sul territorio, allo scopo di garantire la tutela e la salvaguardia – in particolare durante il periodo di nidificazione – di specie di avifauna minacciate. Per tale attività i Carabinieri Biodiversità hanno ricevuto un riconoscimento da parte del MiBACT in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2019. Parte dell’attività svolta consiste in specifiche iniziative di educazione ambientale e fruizione naturalistica guidata, per far acquisire ai visitatori la consapevolezza della fragilità dell’ambiente tutelato.

Durante il periodo di nidificazione, nel sito viene svolta dai Carabinieri Biodiversità un’importante attività a protezione dei nidi di fratino e di beccaccia di mare, anche con la protezione attraverso reti e l’informazione ai bagnanti.

Breve descrizione della Riserva

È uno dei siti con maggiore diversità ambientale in ambito litoraneo della Regione. In esso ricadono la foce del Torrente Bevano, ultimo estuario meandriforme dell’alto Adriatico libero di evolvere naturalmente, cinque chilometri di dune costiere attive con alle spalle la pineta litoranea a Pinus pinaster e il sistema di zone umide perifluviali salmastre dell’Ortazzino e dell’Ortazzo. Il sito comprende anche la fascia marina costiera per circa 300 metri di larghezza. La foce del Bevano vera e propria occupa un’area di circa 40 ettari e testimonia, con i suoi equilibri tra acque e sabbie mutevoli in base agli andamenti stagionali di maree e portate fluviali, come doveva essere l’intera fascia costiera regionale prima dei massicci interventi antropici.

Habitat

Sono presenti i seguenti habitat tutelati dalla Direttiva UE Habitat:

1210: Vegetazione annua delle linee di deposito marine

2110: Dune embrionali mobili

2120: Dune mobili (dune bianche) con presenza di Ammophila arenaria

2160: Dune con presenza di Hippophae rhamnoides

Partendo dalla battigia si possono idealmente distinguere 6 zone:

  • una prima zona afitoica priva di vegetazione a causa del moto ondoso;
  • una zona prossima alla battigia con vegetazione pioniera annuale a limitata copertura (Salsolo kali-Cakiletum maritimae);
  • una zona tipica delle dune embrionali (Echinophoro spinosae-Elymetum farcti);
  • una zona delle dune vive (mobili) o dune bianche (Echinophoro spinosae-Ammophiletum arundinaceae);
  • una zona delle dune consolidate (Sileno coloratae-Vulpietum membranaceae);
  • una fascia a componente arbustiva, preforestale (Junipero communis-Hippophaetum fluviatilis).

Nelle bassure retrodunali, in considerazione della presenza di acqua e umidità, si rileva la presenza di diverse piante tipiche; le due specie più importanti e tipizzanti sono il giunchetto nero e la canna di Ravenna (dell’associazione Eriantho ravennae-Schoenetum nigricantis).

Nell’ambito della Foce del Torrente Bevano, a causa della presenza di ambiti salmastri restrostanti la foce stessa, si possono rilevare insieme a specie vegetali psammofite, specie alofile od alo-tolleranti di particolare interesse naturalistico.

L’area immediatamente a sud della foce è chiamata Ortazzino: comprende infatti i meandri fossili del torrente, parte delle dune costiere, i retrostanti prati umidi salmastri con falda affiorante, oltre a prati aridi con arbusteti termofili naturali, dominati da Ginepro (Juniperus communis) e Olivello spinoso (Hippophae rhamnoides).

In questo complesso di zone umide e dune sono presenti quasi tutti i tipi di vegetazione alofila nord-adriatica, dai salicornieti annuali e perenni, agli spartinieti e giuncheti marittimi, al puccinellieto. L’ambiente della foce del Torrente Bevano è quindi caratterizzato, oltre che da vegetazione tipica delle dune costiere, da habitat salmastri di pregio naturalistico molto elevato: lagune costiere, prati alofili e pascoli inondati a Spartina (Spartina marittima), Salicornia (Salicornia veneta*, specie protetta dalla Direttiva UE Habitat in modo prioritario), Giunco (Juncus maritimus) e Puccinellia (Puccinellia palustris).

Flora. Si fornisce la seguente check-list aggiornata.

COMUNITà

NOME SCIENTIFICO

NOME

CAKILETO

(vegetazione alofila pioniera)

Cakile maritima

Ruchetta di mare

Xanthium italicum

Nappola

Salsola kali

Salsola

AGROPIRETO

(vegetazione pioniera dune mobili)

Agropyron junceum (Elytrigia juncea)

Gramigna delle spiagge

Cyperus capitatus

Zigolo delle sabbie

Chamaesyce peplis

(Euphorbia peplis)

Euforbia delle sabbie

Calystegia soldanella

Soldanella marina

AMMOFILETO

(vegetazione epidunale consolidante)

Ammophila arenaria (Ammophila littoralis)

Sparto pungente

Euphorbia paralias

Euforbia delle dune

Echinophora spinosa

Finocchio delle spiagge

Medicago marina

Erba medica marina

Eryngium maritimum

Calcatreppola marina

TORTULETO-SCABIOSETO

(vegetazione epidunale consolidante)

Tortula ruraliformis

Tortula

Lomelosia argentea

(Scabiosa argentea)

Vedovella

Teucrium capitatum

Camedrio polio

SILENO-VULPIETO

(vegetazione terofitica dei mosaici dunali)

Lagurus ovatus

Piumino

Silene colorata

Silene

Vulpia membranacea

Vulpia

Ambrosia coronopifolia

Ambrosia

SCHOENO-ERIANTETO

(vegetazione igrofila di depressione)

Erianthus ravennae

Cannuccia di Ravenna

Schoenus nigrans

Giunco nero

Holoschoenus romanus

Giunchetto minore

Juncus littoralis

Giunco di Tommasini

Ambrosia coronopifolia

Ambrosia

JUNIPERO-HIPPOPHAETO (cespuglieti litoranei)

Juniperus communis

Ginepro

Hippophae rhamnoides

Olivello spinoso

Phillyrea angustifolia

Fillirea

Asparagus acutifolius

Asparago

Rubus ulmifolius

Rovo

 

Fauna

Si tratta di uno degli ultimi e importanti siti a livello regionale per la salvaguardia degli uccelli nidificanti Charadrius alexandrinus – Fratino (in allegato I Dir. Uccelli) e Haematopus ostralegus – Beccaccia di mare (allegato II Dir. Uccelli).

Specie di Avifauna nidificanti sulle spiagge delle Riserve

Normativa

D.M. 5.6.1979 istitutivo, L. n. 394/1991; designazione di ZSC: D.M. 29 novembre 2019 (G.U. 6.12.2019) (web link: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/consultazione/normativa/norme-rer/individuazione-siti-atti-regionali)

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