La tutela e valorizzazione della biodiversità forestale trova un alleato formidabile nella ricerca scientifica. I Carabinieri forestali studiano e conservano i genotipi forestali, provvedendo, ove necessario, alla rinaturalizzazione delle superfici boschive e degli habitat degradati, compresi nelle 150 aree gestite. Le banche dei semi forestali rappresentano un baluardo per la conservazione e il mantenimento della biodiversità autoctona forestale, un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale.
In particolare nei Centri Nazionali Carabinieri Biodiversità (CNCB) di Pieve Santo Stefano (AR) e Peri (VR) si contribuisce alla salvaguardia del patrimonio genetico di specie arboree ed arbustive presenti nei vari habitat del territorio nazionale mentre in quello di Bosco Fontana (MN) si studia il ruolo e le caratteristiche proprie di migliaia di insetti ed altri invertebrati.
Il laboratorio di Peri (VR), inoltre, è l’unico accreditato in Italia per le analisi sulle sementi forestali e le sue attività vengono periodicamente verificate da ispettori dell’International Seed Testing Association (ISTA, con sede in Svizzera).
Tutti i Centri sono in contatto con le maggiori istituzioni internazionali del settore quali, lo IUFRO (International Union Forest Research Organization), l’OECD (Organization for Economic Co-operation and Development) e l’ISSS (International Society for Seed Sciences). Le attività vengono svolte in moderni laboratori di analisi genetiche delle sementi e in moderni vivai e arboreti da seme sparsi in tutta l’Italia settentrionale.
I Centri sono coinvolti in eventi di educazione ambientale rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, fondamentali per mantenere vivo l’interesse sull’importanza della conservazione della biodiversità forestale. Nei CNCB vengono prodotte e conservate centinaia di specie di interesse forestale e naturalistico provenienti dal bacino padano, appenninico, alpino, mediterraneo, lacustre e lagunare, creando una rete fra i Reparti Carabinieri Biodiversità di tutto il territorio nazionale, al servizio di tutto il Paese e indispensabile per ricostruire aree naturali colpite da calamità o eventi meteorologici straordinari.
Particolare rilevanza internazionale ha assunto il lavoro di ricerca sugli insetti degradatori del legno morto svolto presso il CNCB di Bosco Fontana. La notevole mole di dati raccolti è stata oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche internazionali che hanno contribuito in modo determinante alla comprensione delle dinamiche ecologiche dei boschi vetusti.