Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Reparto Carabinieri Biodiversità Vallombrosa

Reparto Carabinieri Biodiversità Vallombrosa

Indirizzo

Via San Benedetto, 1 – 50066 Reggello (FI)

Telefono

055862020

Email

043606.001@carabinieri.it

PEC

ffi43606@pec.carabinieri.it

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Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Vallombrosa gestisce la Riserva Naturale Statale Biogenetica omonima, al cui interno sorge la maestosa Abbazia di Vallombrosa, contornata dalle secolari abetine di abete bianco, memoria storica dell’opera storica di coltivazione del bosco da parte dei monaci vallombrosani prima e dalle varie Amministrazioni forestali dello Stato fino ai giorni presenti.

Il Reparto cura la ricerca scientifica e lo studio degli ecosistemi forestali, che trovano in Vallombrosa un sito dove la continuità delle sperimentazioni e delle osservazioni, attuate fino dal tempo della gestione monastica, consentono il perpetuarsi di un rapporto unico con il mondo accademico, che ha consentito al luogo di fregiarsi del titolo di “culla della selvicoltura italiana”, e che si esplicita tutt’oggi in numerosi progetti di studio e ricerca di livello nazionale ed internazionale.

La gestione della Foresta viene effettuata secondo gli interventi previsti dal Piano di Gestione vigente per mezzo del personale civile dipendente o di appalti esterni, con successiva valorizzazione della filiera legno e gestione della locale centrale a biomassa. Particolare attenzione viene dedicata alle possibilità di fruizione turistica dell’area, specialmente nel periodo estivo, con la cura di una fitta rete sentieristica – tra cui vale la pena di ricordare “l’anello dei giganti”, percorso che porta ad ammirare le piante più alte d’Italia, e la gestione del “pratone di Vallombrosa”, vera oasi di rifugio dalla calura estiva del fondovalle.

Vallombrosa è anche sede di numerosi progetti ed iniziative di educazione ambientale, oltre che di attività di formazione professionale per il personale impegnato in attività selvicolturali e, in continuità con l’istituzione del Regio Istituto Forestale del 1869, per gli allievi Ufficiali Carabinieri del Ruolo Forestale.

Ma la vera peculiarità della Riserva è la conservazione della biodiversità, che si esplicita principalmente nella gestione degli Arboreti Sperimentali.

Gli Arboreti Sperimentali di Vallombrosa

Quando nel 1869 nacque nei locali dell’Abbazia la prima Scuola forestale italiana (dal 1914 trasferita a Firenze assumendo il nome di Regio Istituto superiore forestale – l’attuale facoltà di Scienze agrarie, forestali e ambientali), emerse l’esigenza di uno strumento didattico per esercitare gli studenti a riconoscere, capire e gestire le piante arboree. Furono ideati così da Adolfo De Bérenger gli Arboreti sperimentali, da lui stesso definiti come “una collezione vivente di piante legnose (arboree o cespugliose) istituita a scopo di studio, a scopo didattico, ma anche per lo studio dei loro rapporti, della loro adattabilità ad ambienti diversi da quello originario e delle loro applicazioni, sia come piante ornamentali sia come piante forestali”.

Gli Arboreti nel tempo si sono evoluti e la loro fisionomia è cambiata, si sono ampliati fino a comprendere sei sezioni che si estendono su circa 10 ettari. Il loro ingresso nella rete internazionale degli Orti Botanici, di cui gli arboreti sono fattispecie peculiare di primaria importanza, avvenuto in occasione del 150 anniversario della fondazione, non ha fatto che rimarcare il ruolo di centro riconosciuto a livello internazionale per la conservazione in-situ ed ex-situ del germoplasma di migliaia di specie vegetali, strumento didattico unico, ancora attuale ed in costante sviluppo sia per dimensione che per importanza.