Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Biogenetica Campo Di Mezzo – Pian Parrocchia

Riserva Naturale Biogenetica Campo Di Mezzo – Pian Parrocchia

Regione

Veneto

Luogo

Fregona (Treviso)

Info

Codice EUAP: 0150

Anno di istituzione: 1977

Superficie: ha 667

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio Statale

Aree Protette Sovrapposte

ZSC IT3230077 “Foresta del Cansiglio”.

Come arrivare

Raggiungibile da Sud: uscita autostrada A27 “Vittorio Veneto Sud” indicazioni per Fregona e Bosco del Cansiglio. Raggiungibile da Nord: uscita autostrada A27 “Lago di Santa Croce” indicazioni per Farra, Alpago e Bosco del Cansiglio.

Norme di fruizione della Riserva

La Riserva è percorribile solo a piedi lungo i sentieri ufficiali e/o le strade forestali seguendo gli avvertimenti utili per la fruizione in sicurezza e i divieti.

Centri Visita/Musei

Il Museo Naturalistico “Giovanni Zanardo” è stato istituito alla fine degli anni ’60 con l’obiettivo di valorizzare la biodiversità del Cansiglio ed in particolare la sua fauna, così difficile da osservare in natura. La sede espositiva si trova all’interno di una bellissima area recintata tenuta a prato a circa 2 km dalla Riserva, nella piana del Cansiglio. Al suo interno si possono osservare esemplari di fauna autoctona tassidermizzata, riproduzioni con diorami di ambienti naturali e reperti geologici del territorio.

Il Museo nel corso degli anni si è arricchito di nuovi ambienti, esemplari e reperti mantenendo sempre un’impronta di stampo ecologico, evidenziando le relazioni che intercorrono tra le varie componenti ambientali. Il percorso di visita è composto da varie sale tematiche e l’ultima sala allestita in ordine di tempo, nel 2022, è la “Grotta dell’Orso” che riproduce un ambiente ipogeo dove fu ritrovato un esemplare di orso (loc. Pian Rosada in Cansiglio).

Apertura al pubblico da giugno ad ottobre. I giorni e gli orari precisi vengono stabiliti di anno in anno in base alla disponibilità del personale. Nei mesi invernali il Museo è chiuso mentre negli altri mesi è possibile visitarlo solo su prenotazione contattando il Reparto.

BROCHURE MUSEO

BROCHURE BIG FIVE DEL CANSIGLIO

Attività in corso

Ricerche sull’area di Livello II del Programma Nazionale CON.ECO.FOR. (Controllo Ecosistemi Forestali). La Riserva ospita anche ricerche condotte da molti Atenei inerenti ambiti floristici e faunistici. Si effettua servizio Meteomont, attività di monitoraggio della presenza del lupo (progetto LIFE WolfAlps EU), attività di monitoraggio faunistico, educazione ambientale ed escursioni guidate.

Descrizione della Riserva

La Riserva Naturale Biogenetica “Campo di Mezzo-Pian Parrocchia”, istituita con D.M. 13 luglio 1977, custodisce una delle più belle faggete d’Italia. È parte integrante della vasta area forestale demaniale denominata “Cansiglio” (area geografica delle Prealpi Carniche) di cui rappresenta la Riserva Naturale più estesa grazie ai suoi 667 ha di superficie.

L’ambiente carsico che la contraddistingue è rappresentato da suoli e rocce di superficie a matrice prevalentemente calcarea.

La presenza dell’uomo è testimoniata sin da tempi preistorici, con ritrovamenti di punte di selce per armi risalenti a circa 10.000 anni fa.

Il Bosco del Cansiglio viene citato per la prima volta da documenti storici nel 923 e assume grande importanza sotto la protezione della Repubblica di Venezia tanto che nel 1548 viene proclamato “Gran bosco da Reme di San Marco“, riservato alla produzione di remi per le galee (navi da guerra), ad uso esclusivo dell’arsenale. Dopo diverse vicissitudini storiche, con l’unità d’Italia la foresta venne inclusa, con circa 7.000 ettari, nel patrimonio inalienabile dello Stato.

Nel 1798 si stabilirono, nella foresta del Cansiglio, i primi Cimbri. Artigiani e boscaioli di antica origine bavarese, provenienti dall’altopiano di Asiago e specializzati nella produzione di prodotti in legno di faggio (“scatoi”, telai, setacci etc). Con il tempo fondarono diversi villaggi di cui due, Vallorch e Le Rótte, sono situati attualmente all’interno della Riserva.

Habitat

La Riserva è caratterizzata in prevalenza dall’habitat protetto dalla Direttiva UE Habitat faggete montane tipiche e faggete altimontane. Le prime con suoli profondi e partecipazione di conifere (abete rosso e bianco), le seconde ricche di megaforbie e di acero montano. Non mancano su piccole superfici aspetti diversificati che implementano la biodiversità come lame con acqua e profonde doline carsiche.

Flora

La struttura forestale, alquanto articolata, consiste soprattutto di faggete pure, governate ad alto fusto e trattate con tagli successivi, insieme a boschi misti con presenza di abete bianco intervallati da residue particelle di abete rosso. La copertura fogliare della fustaia permette il passaggio soltanto di una piccola quantità di luce solare, per questo nel sottobosco vivono solo arbusti ed erbe sciafile (che prediligono luoghi ombrosi). I più frequenti sono il fior di stecco, i caprifogli e il lampone insieme alla dentaria a nove foglie, l’elleboro verde, l’acetosella dei boschi e numerose felci.

Fauna

La Riserva rappresenta un luogo privilegiato e ricercato da molti animali tra cui erbivori selvatici quali la lepre comune, quella variabile, il cervo, il capriolo e il camoscio, relegato sulle creste.

Tra i micromammiferi ricordiamo il toporagno comune, il toporagno nano e tra i roditori lo scoiattolo, il ghiro, il moscardino, l’arvicola rossastra e il topo selvatico. Sono presenti la volpe, la faina, il tasso e negli ultimi anni anche il lupo, presenza ormai stabile e riproduttiva. A questi va aggiunto l’elusivo gatto selvatico e da alcuni anni anche l’orso, solitamente in transito da Est, entrambi specie protette.

Per Anfibi e Rettili, si segnala la salamandra pezzata, la salamandra nera, il rospo comune, l’orbettino, la lucertola vivipara e due specie di vipere.

La Riserva è sorvolata da un’importante linea migratoria degli uccelli (fly way) che assume caratteri rilevanti a livello nazionale.

Le annate di forte produzione di semi di faggio favoriscono in particolare le specie frugivore, come molti Fringillidi, mentre la proliferazione di insetti defogliatori favorisce le specie entomofaghe come Silvidi, Paridi e Rampichini. Tra le specie più significative da segnalare il gallo cedrone. Tra i rapaci diurni il gheppio e la poiana sono i più diffusi, più rari sono lo sparviere e l’astore. Diffusi risultano essere i Picchi (sia nero che rosso maggiore), le cui cavità vengono ad essere utilizzate per la nidificazione anche da altri uccelli quali la Civetta caporosso e il Picchio muratore.

Normativa

D.M. 13/07/1977 istitutivo, L. 394/1991 (legge quadro sulle aree protette), D.P.R. n. 357/1997, mod. da D.P.R. n. 120/2003 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi-naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche); D.M. di designazione di ZSC 27/07/2018, 10/05/2019 e 20/06/2019 (https://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-e-foreste/reti-ecologiche).

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