Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Biogenetica Lamarossa

Riserva Naturale Biogenetica Lamarossa

Regione

Toscana

Luogo

San Romano in Garfagnana (Lucca)

Info

CODICE EUAP: EUAP 0128

ANNO DI ISTITUZIONE: 1977

SUPERFICIE: 167 ha

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio regionale

Aree Protette Sovrapposte

RISERVA MAB UNESCO: APPENNINO TOSCO EMILIANO: 223.229 ha

PARCO NAZIONALE DELL’APPENNIINO TOSCO EMILIANO (PNATE) – Estensione: 22793 ha

ZSC IT5120003 “Parco dell’Orecchiella, Lamarossa e Pania di Corfino” – Estensione: 2008 ha

COME ARRIVARE

La Riserva è contigua alla Riserva Naturale Statale Orecchiella, il cui accesso avviene dall’omonimo Centro Visitatori, distante 69 Km da Lucca, la cui uscita autostradale sull’Autostrada A11 risulta la più idonea. Si prosegue quindi per Castelnuovo Garfagnana imboccando poi  la strada provinciale che si dirige verso Corfino. Continuare seguendo le indicazioni “Parco dell’Orecchiella”.

NORME DI FRUIZIONE DELLA RISERVA

La Riserva è inserita in un ampio complesso naturale, del quale fanno parte in continuità areale, la Riserva Naturale Statale Lamarossa e la Riserva Naturale Statale Pania di Corfino. Tale complesso è interessato dalla sentieristica CAI, dai sentieri Airone (creati dall’ex Corpo Forestale dello Stato in collaborazione con l’omonima rivista) e da un circuito di sentieri gestito dal Reparto, denominato “Sentieri della Domenica”. Tutti i sentieri sono percorribili a piedi e sono classificati per Escursionisti

Il Centro Visitatori, a pagamento, è aperto dal giorno di Pasqua fino al 31 novembre la domenica e i giorni festivi. Dal mese di giugno al mese di settembre, anche durante i giorni feriali.

Per informazioni: Centro Visitatori Orecchiella : 0583 619098

Parco Appennino Tosco Emiliano: 0585 947200 mail: info@parcoappennino.it

CENTRI VISITA/MUSEI

Il Centro Visitatori Orecchiella presenta 3 strutture museali e varie attrazioni naturalistiche:

Museo Naturalistico. Apertura coincidente con gli orari del Centro Visitatori

Museo Casa dei Rapaci. Apertura coincidente con gli orari del Centro Visitatori

Museo della Storia del Territorio e del paesaggio. Apertura coincidente con gli orari del Centro Visitatori

Recinto dei mufloni. Apertura coincidente con gli orari del Centro Visitatori

Recinto degli orsi. Liberamente accessibile tutto l’anno

Recinto dei caprioli. Liberamente accessibile tutto l’anno

Giardino di montagna. Liberamente accessibile tutto l’anno

ATTIVITÀ IN CORSO

Monitoraggi gestiti dal personale interno:

  • Censimento del cervo al bramito
  • Censimento Gufo reale (Bubo bubo)
  • Censimento sulle Zecche sp.

Laboratorio della biodiversità. Gestito dal personale del Reparto, offre attività e laboratori di educazione ambientale rivolti a bambini e adulti durante gli orari di apertura al pubblico, con cadenza settimanale.

Educazione ambientale. Il personale del Reparto è impegnato in un’intensa attività di educazione alla legalità ambientale con le scuole del territorio e tramite l’organizzazione di apposite giornate tematiche di sensibilizzazione della cittadinanza.

Durante il periodo estivo di apertura vengono attivate mostre, esposizioni e manifestazioni a tema.

BREVE DESCRIZIONE DELLA RISERVA

La superficie della Riserva, localizzata intorno al Monte Orecchiella, varia da dai 900 ai 1400 m s.l.m. L’area si presenta prevalentemente boscata (178 ha), con la rimanente porzione ospitante seminativi e prati-pascoli. La Riserva è caratterizzata da prati e aree umide derivanti dai numerosi torrenti e corsi d’acqua alimentati da precipitazioni meteoriche e falde superficiali. Il terreno depresso, delimitato da cordoni morenici, accoglie depositi palustri e torba alimentata dal ciclo biologico degli sfagni sp..

HABITAT

Habitat di interesse:

  • Habitat 3240: Fiumi alpini con vegetazione riparia legnosa a Salix eleagnos Formazioni arboreo-arbustive pioniere di salici di greto che si sviluppano sui greti ghiaioso-sabbiosi di fiumi con regime torrentizio e con sensibili variazioni del livello della falda nel corso dell’anno. Queste formazioni hanno la capacità di sopportare sia periodi di sovralluvionamento che fenomeni siccitosi.
  • Habitat priorotario 6210*: Praterie dei pascoli abbandonati su substrato neutro-basofilo (Festuco-Brometea) (*) con stupenda fioritura di orchidee. Praterie e perenni a dominanza di graminacee aride, interessate da una ricca presenza di specie di Orchidee (Orchideaceae).
  • Habitat 6430: Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile Comunità di alte erbe a foglie grandi (megaforbie) igrofile che si sviluppano, in prevalenza, al margine dei corsi d’acqua e di boschi umidi.
  • Habitat 7140 Torbiere di transizione e instabili. Comunità vegetali che formano depositi torbosi in acque povere di nutrienti, La vegetazione è rappresentata da densi popolamenti di sfagni e altre briofite.
  • Habitat 7230: Torbiere basse alcaline legate a sistemi di zone umide, del tutto o per la maggior parte occupati da comunità di torba a dominanza di carici e muschi bruni.
  • Habitat 9130 Faggeti dell’Asperulo-Fagetum Faggete (Fagus sylvatica), pure o miste di suoli ricchi di sostanze nutritive.

FLORA

La torbiera e la sorgente sono ubicate sul margine della riserva stessa, a cui danno il nome. Negli ambienti umidi si trovano i rari carici (Carex flacca, Carex Oederi e Carex stelluta), la Pinguicola (Pinguicula leptoceras), la Viola palustre (Viola palustris), la Genziana porporina (Gentiana purpurea) oltre ad epatiche e sfagni di particolare interesse geobotanico. Tra gli sfagni presenti citiamo: Sphagnum magellanicum, Sphagnum subsecundum, Sphagnum palustre, Sphagnum nemoreum. Le radure sono caratterizzate dalla presenza della Peonia selvatica (Paeonia officinalis), delle Primule (Primula veris, Primula auricula), del Giglio Martagone (Lilium martagon) e del Giglio di San Giovanni (Lilium croceum)

FAUNA

Il territorio di questa Riserva rappresenta uno degli ambienti di pascolo e abbeveraggio per la fauna. Attratto dalle potenziali prede – Caprioli (Capreolus capreolus), Cinghiali (Sus scrofa ) e Cervi (Cervus elaphus) vi compare, anche se non stanziale, il Lupo (Canis lupus) specie strettamente protetta dalla Direttiva UE Habitat.

L’avifauna ha caratteristiche prettamente di habitat forestale. Tra le specie nidificanti sono di rilievo naturalistico: astore (Accipiter gentilis), sparviero (Accipiter nisus), torcicollo (Jinx torquilla), tottavilla (Lullula arborea), Emergono tra la fauna della Riserva elementi di rilievo quali: il tritone alpestre (Triturus alpestris), la rana appenninica (Rana italica) ed il geotritone (Speleomantes italicus).

Normativa

Decreto istitutivo Riserva di Luoghi Naturali: D.M. 23 giugno 1977

Decreto istitutivo Riserva Naturale Biogenetica: D.M. 13/07/1977.

Decreti istitutivi PNATE: DPR del 21/05/2001

Decreto designazione Riserva MAB: 2015

Decreto designazione ZSC: DECRETO MATTM 22/12/2016

Legge 394/91.

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