Carabinieri

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

Riserva Naturale Orientata Murge Orientali

Riserva Naturale Orientata Murge Orientali

Regione

Puglia

Luogo

Martina Franca, Massafra (Taranto)

Info

Codice EUAP: 0108

Anno di istituzione: 1972

Superficie (in ha): 732,65 ha

Altitudine: 350-517 s.l.m.

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

ZSC IT9130005 “Murgia di Sud Est” (100% della superficie della Riserva)

Come arrivare

La Riserva è costituita da 5 sezioni disgiunte: Galeone, Gorgofreddo, Parchi di Mottola, Trasconi e Signorella.

Le strutture del Centro di Selezione Equestre ubicate presso la sezione Galeone, distano 15 km da Martina Franca (TA), 6 km da Alberobello (BA) e 12 km da Noci (BA). Coord. N [40° 44’ 41’’] E [17° 12’ 16’’]

Da Bari: prendere la Statale 100 in direzione Taranto e percorrerla fino all’ uscita Casamassima – Turi – Putignano, immettersi sulla SS172 in direzione Turi-Putignano , raggiungere Putignano e seguire le indicazioni per Alberobello – Bosco Selva.

Da Taranto: percorrere la SS172 in direzione Bari, raggiungere Martina Franca ed attraversarla seguendo le indicazioni per Locorotondo, abbandonando il nucleo urbano, svoltare a sinistra, subito dopo il passaggio a livello, seguire per strada Martina Franca – Noci

Le strutture del Centro di Selezione Equestre ubicate presso la sezione Gorgofreddo distano 7 km da Martina Franca (TA): per raggiungerle, percorrere la strada provinciale 36 in direzione Mottola. Dopo 7 km svoltare a sinistra per il Centro equestre.

Norme di fruizione della Riserva:

Presso la sezione Galeone della Riserva, sono fruibili i seguenti percorsi pedonali, che possono essere seguiti, esclusivamente, con la guida del personale del Reparto, previo appuntamento:

  • Natura e storia (ripercorre, attraverso il bosco, la storia del territorio e della piccola impresa a conduzione familiare nella struttura masserizia). All’interno del percorso natura e storia sono presenti i seguenti punti di interesse, che indicano la valenza storico-economica dei boschi di fragno della Riserva, utilizzati in passato come fonte di reddito

LA CARBONAIA. E’ il primo elemento d’ interesse che si incontra lungo il percorso. Questa struttura veniva realizzata dai boscaioli che, nel periodo invernale, erano impegnati nelle attività selvicolturali dalle quali ricavavano legna da ardere utilizzata, in parte, per la trasformazione in carbone. Una squadra di boscaioli gestiva questa grande catasta conica di legno, realizzata in una parte di bosco pianeggiante e poco ventilata, che sorvegliavano sul lento processo di trasformazione del legno in carbone vegetale che rappresentava una fonte di guadagno molto importante.

 
LA GROTTA. La grotta, sita tra la carbonaia e la calcara, veniva utilizzata come ricovero notturno dalle squadre di operai che si occupavano delle attività selvicolturali e della gestione delle due strutture. La grotta è accessibile ed è tuttora conservata in buone condizioni. All’interno si possono notare dei lucernai naturali e delle porzioni in pietra ampliate dall’uomo per renderla più funzionale.

 
LA CALCARA. La calcara fungeva da fornace adibita alla cottura delle pietre calcaree, materia prima estratta dai terreni agricoli durante le attività di coltivazione. Dalla cottura delle pietre calcaree si ricavava la calce utilizzata per imbiancare le abitazioni o come legante nelle costruzioni. La calcara scavata a circa 3 metri di profondità e per un diametro di 4 metri veniva ricoperta da una cupola, il processo di combustione durava circa 15 giorni e la temperatura all’interno raggiungeva anche i 1.000 gradi. Per estrarre le pietre pronte per l’utilizzo bisognava attendere ancora 24 ore dalla fine della combustione

  • MuMur e scuderie (visita al Museo del cavallo murgese ed alle scuderie del Centro Equestre dei Carabinieri)
  • Acqua gocce di vita (percorso in bosco alla scoperta di elementi tipici del paesaggio rurale della Murgia, utilizzate in passato per l’approvvigionamento e la conservazione della risorsa idrica, bene essenziale e prezioso).
  • Energie sostenibili (La struttura del Centro Equestre si “alimenta” autonomamente per quasi il 90%; alla scoperta delle fonti rinnovabili per un consumo sostenibile).

Centri Visita / Musei

MuMur – Museo del Cavallo Murgese presso il Centro di Selezione Equestre di Galeone; per l’accesso è necessario contattare il Reparto Carabinieri Biodiversità di Martina Franca (TA)

Attività in corso

Progetto LIFE ESC360; Progetto OFIDIA 2 (Interreg Italia-Grecia sul monitoraggio incendi); Piano di monitoraggio Nazionale per la presenza del lupo (in collaborazione con ISPRA – annualità 2020-2021); attività di educazione ambientale in bosco e presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado.

La Riserva, costituita da cinque sezioni (Signorella, Galeone, Parchi di Mottola, Trasconi e Gorgofreddo) si estende per circa 733 ettari nel territorio dei Comuni di Martina Franca (TA) e Massafra (TA).

La Riserva è costituita, per lo più, da boschi con prevalenza di fragno (Quercus trojana). Questa quercia, di notevole valore naturalistico, in Italia è presente solo in Puglia e Basilicata.

Presso il Centro di Selezione Equestre vengono allevati ed addestrati i cavalli di razza murgese utilizzati dai reparti a cavallo per l’espletamento del servizio d’istituto e di rappresentanza. L’allevamento dei cavalli murgesi (razza autoctona del territorio dele Murge) persegue anche l’obiettivo di conservazione del patrimonio genetico della razza.

Habitat

Habitat protetti dalla Direttiva Habitat: percorsi substeppici di graminacee e piante annue (Thero-brachypodietea); grotte non ancora sfruttate a livello turistico. Altri habitat presenti: querceti di Quercus trojana e querceti di Quercus ilex.

Flora

I complessi forestali della Riserva sono ricchi di querce con prevalenza assoluta di Fragno (Quercus trojana). A queste si consociano Quercus pubescens e Quercus ilex.

Nelle zone più soleggiate è il leccio (Quercus ilex) che prevale sul fragno; in questi ambienti le associazioni arboree spesso degradano verso formazioni di macchia mediterranea o addirittura garighe. Sono anche presenti comunità vegetali tipicamente steppiche dove, tra l’altro, vive la Stipa austroitalica, detta anche lino delle fate, pianta tutelata dalla Direttiva UE Habitat.

Su alcune pareti calcaree vive la rara Campanula versicolor. Fra le piante endemiche si ricordano: Carduus micropterus subsp. perspinosus, Centaurea centaurium, Centaurea deusta subsp. deusta, Crepis apula, Crepis corimbosa, Crocus thomasii, Echinops siculus, Iris pseudopumila, Linaria purpurea, Ophrys celiensis, Ophrys oxyrrhincos, Ophrys tarentina, Ornithogalum adalgisae, Stipa austroitalica, Teucrium siculum e Thymus spinulosus.
Inoltre la Riserva è ricca di orchidee (fino ad ora ne sono state individuate ben 30 specie) ed ospita pochi esemplari di Crambe hispanica e Jonopsidium albiflorum, iscritte nelle liste rosse entrambe come specie minacciate di estinzione in Puglia.

Fauna

L’ambiente delle Murge da secoli è stato trasformato dalla mano dell’uomo, che ha sostituito ai boschi o ad altri ambienti naturali l’attività agricola. La Riserva Naturale, proprio perché tutela il territorio nella sua antica integrità, ospita diversi mammiferi, quali il lupo, il cinghiale, la volpe, il riccio, la faina e la lepre.

Fra gli uccelli si segnala la presenza del pettirosso, del rigogolo, del cardellino e dell’upupa, che trova nei diffusi muri a secco il luogo ideale per la sua nidificazione. Sono anche presenti specie rigorosamente protette sia dalla convenzione di Berna che dalla Direttiva UE Habitat: Bombina variegata, che è un anfibio anuro appartenente alla famiglia delle Bombinatoridae, la Testudo hermanni anch’essa in forte regressione negli ambienti fortemente antropizzati. Più frequentemente si incontra il cervone (Elaphe quatuorlineata), serpente della famiglia dei colubridi, che si nutre di piccoli mammiferi, di nidiacei di uccelli e di uova. È anche presente il raro colubro leopardino (Elaphe situla) che, insieme al precedente, trovano un sicuro rifugio nei muri a secco. Infine fra le specie protette si segnala la farfalla Melanargia arge, che è specie endemica dell’Italia centro-meridionale.

Normativa

DM 29 Marzo 1972 (istituzione della Riserva), L. n. 394/1991, Piano di Gestione della ZSC IT9130005 (redatto dalla Regione Puglia – Ufficio Parchi e Biodiversità ed approvato con D.G.R. Puglia n. 432 del 06.04.2016).

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