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Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Orientata Pesche

Riserva Naturale Orientata Pesche

Regione

Molise

Luogo

Pesche (Isernia)

Info

Codice EUAP: 0094

Anno di istituzione: 1982

Superficie (in ha): 552

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
Vai al Portale Cartografico
(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Comunale ha 268 – Enti Ecclesiastici ha 11 – Privati ha 273

Aree Protette Sovrapposte

ZSC IT7212125 “Pesche- Monte Totila” (93%) ha 513,36

Come arrivare

L’ingresso della Riserva (41°36’49.1″N 14°17’51.4″E), che dista dal centro/stazione di Isernia circa 8 km, è raggiungibile solo in auto: S.S. 650 direzione Vasto, uscita Pesche, proseguendo lungo la strada principale che attraversa il paese percorrendo via Bernardino. Dall’A1 (San Vittore del Lazio) direzione Napoli Roma 45 minuti, da Castel di Sangro (AQ) 34 minuti, da Benevento un’ora e 45 minuti, da Termoli stazione ferroviaria e casello autostradale A14 direzione Bari Milano un’ora e 27 minuti.

Norme di fruizione della Riserva

L’accessibilità alla Riserva, limitata per la natura orografica del territorio, è aperta al pubblico tutti i giorni dell’anno dalle 09:00 alle 17:00. Gruppi superiori alle 10 persone (scolaresche, associazioni, escursionisti, ecc.) necessitano di preventiva autorizzazione rilasciata dal Reparto richiedendo anche visite guidate con il supporto di personale del Reparto. La Riserva si estende al di sopra del centro abitato del comune di Pesche ed è fruibile a piedi e/o in bici tutto l’anno attraverso la ricca sentieristica che la attraversa, tra cui anche la tappa n. 6 del “Sentiero Italia” della provincia di Isernia.

Centri Visita/Musei

E’in fase di autorizzazione la concessione di locali adiacenti alla sede del Comune di Pesche, messi a disposizione dall’Amministrazione comunale, per la realizzazione di un centro visite/punto informativo.

Attività in corso

Non sono al momento in corso ricerche e/o progetti LIFE e, per quanto concerne le iniziative di educazione ambientale, in attesa dell’avvio del nuovo progetto nazionale per l’anno scolastico 2020-2021 denominato “Un albero per il futuro”, l’attività si limita a visite ed escursioni guidate.

Dal mese di ottobre del 2020 e fino al 2021 vi si svolgeranno le ricerche relative al “Piano di monitoraggio nazionale per la presenza del lupo (Canis lupus)”.

Breve descrizione della Riserva

Istituita con D.M. del 15 aprile 1982 e successive modificazioni (D.M. del 30.11.1983), la Riserva di Pesche è la più giovane delle Riserve Naturali Orientate dello Stato presenti sul territorio molisano e al tempo stesso uno dei pochi casi di area protetta istituita su terreni comunali (ha 268), su proprietà di enti ecclesiastici (ha 11) e di privati (ha 273 circa).

Si sviluppa nell’area a monte dell’abitato, caratterizzata da superfici boscate, cespuglieti e prati-pascoli. I segni dell’uomo sono presenti ovunque: evidenti sono le tracce dell’intensa frammentazione terriera privata, degli antichi ricoveri (pagliari) utilizzati dai pastori e degli spietramenti dei campi.

La presenza di elementi floristici della Regione mediterranea rendono la Riserva un’importante eccezione in Molise, nonché anello di collegamento tra la Regione bioclimatica mediterranea e quella temperata.

L’orografia varia fra ambienti morbidi con una matrice geologica argilloso-scistosa o calcarea tenera e friabile ed altri ambienti più aspri fino a pronunciati balzi verticali ben evidenti a monte dell’abitato formati da poderosi banchi di calcari compatti. 

Habitat

Sono presenti i seguenti habitat della Direttiva UE Habitat:

6110 Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell’Alysso-sedion albi.

6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia).

6220 Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea – Pratelli terofitici presenti nelle radure dell’habitat 9340.

91AA Boschi orientali di roverella.

9210 Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex.

Formazioni di ginepro comune (Juniperus communis) su lande o prati calcicoli.

Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei Thero-Brachypodietea .

Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica

Foreste pannonico-balcaniche di quercia cerro-quercia sessile

Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia.

Flora

La Riserva di Pesche comprende una fascia altimetrica in cui sono rappresentate tutte le tipologie vegetazionali forestali essenziali che vanno dal Lauretum al Fagetum che, con diverso grado e secondo diverse modalità, hanno subito una serie di interferenze ed alterazioni dovute alle attività antropiche degli anni passati. Alle quote inferiori e fino ai 900 metri s.l.m., in favorevole esposizione a Sud-Ovest e con substrato calcareo altrettanto propizio termicamente, si rinviene un bel nucleo di leccio sia in struttura boschiva vera e propria che in caratteristiche formazioni rupestri su pareti rocciose sub verticali. Seguono la roverella ed il cerro alle quali si associano la carpinella, l’orniello, gli aceri ed altre specie minori per finire, quindi, con il faggio.

Tra le specie arbustive si annoverano la rosa canina, il ginepro comune, la ginestra odorosa e il pero selvatico. E’ presente la specie vegetale protetta dalla Direttiva UE Habitat, della famiglia delle Orchidacee, barbone adriatico (Himantoglossum adriaticum).

Fauna

Pur se confinante con il centro abitato di Pesche e sebbene sia posta a poca distanza da quello di Isernia, molti animali hanno dimora nella Riserva: lepri, tassi, martore, donnole, faine, volpi, scoiattoli e cinghiali, lupi, e gatti selvatici, quest’ultime due specie strettamente protette dalla Direttiva UE Habitat.

Le specie che maggiormente caratterizzano l’avifauna presente sono la poiana, il falchetto, il gufo, il barbagianni, la civetta ma anche merli, tordi, colombacci e quaglie.

Tra gli invertebrati meritano di essere segnalati Cerambix cerdo (Cerambice della quercia, strettamente protetto dalla Direttiva UE Habitat), Callimorpha quadripunctata (Falena dell’edera), l’Eriogaster catax (Bombice del prugnolo) e Thaumetopoea pityocampa (Processionaria del pino) che di frequente fa registrare danni da defogliazione a carico del pino nero. Importanti presenze di anfibi sono legate ai particolari habitat umidi presenti in foresta come il tritone (Lissotriton vulgaris, protetto dalla Direttiva UE Habitat).

Normativa

D.M.15/04/1982 (istituzione)

D.M. 30/11/1983 (ampliamento)

L. n. 394/1991 (Legge quadro sulle aree protette)

D.M. 16 marzo 2017 (ZSC IT7212125)

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