Come arrivare
Raggiungibile da dalla S.S. “Adriatica”, presso la città di Cervia (RA).
Norme di fruizione della Riserva
L’accesso alla Salina è vietato.
Centri Visita/Musei
Presso la Riserva è presente un Centro visite del Parco regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, cui richiedere le possibilità di visita con le guide locali. I Carabinieri Biodiversità possono effettuare visite guidate su richiesta opportunamente motivata.
Attività in corso
Il Reparto CC Biodiversità di Punta Marina, in qualità di organismo di gestione della Riserva, verifica la compatibilità tra l’attività produttiva del sale e la presenza dell’avifauna, anche a seguito del monitoraggio da parte degli ornitologi dell’ISPRA di Ozzano Emilia.
Breve descrizione della Riserva: Salina di origine probabilmente etrusca, è situata in una vasta depressione a ridosso del cordone sublitoraneo percorso dalla S.S. Adriatica. La Salina è costituita da 97 vasche, di dimensioni e profondità varie, separate da una rete di bassi arginelli con vegetazione spiccatamente alofila. Le vasche presentano ampi specchi d’acqua a diversa salinità, dossi bassi e distese melmose. Sugli argini più elevati vi sono siepi di prugnolo Prunus spinosa e tamerice Tamarix gallica. Al centro della Salina vi sono alcuni appezzamenti coltivati e prati incolti. L’accesso e il deflusso delle acque marine sono regolati da canali artificiali in collegamento con il mare e da un canale circondariale che distribuisce le acque. L’alimentazione di acqua dal mare avviene tramite il canale del Pino (o Canalino di Milano Marittima), lo scolo attraverso il Canale della Bova che sfocia al Porto Canale di Cervia. L’estrazione del sale avviene in modo meccanizzato, anche se una piccola parte, di proprietà privata, viene sfruttata ancora in maniera artigianale, a scopo turistico-didattico.
Habitat
Sono presenti i seguenti habitat protetti dalla Direttiva UE Habitat, due dei quali prioritari:
1150*: Lagune
1310: Vegetazione annua pioniera di Salicornia e altre delle zone fangose e sabbiose
1410: Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi)
1420: Perticaie alofile mediterranee e termo-atlantiche (Arthrocnemetalia fruticosae)
1510*: Steppe salate (Limonietalia)
Flora
Presente Salicornia veneta, specie prioritaria della Direttiva UE Habitat. È di grande interesse anche la presenza di Limonium bellidifolium e Trachomitum venetum.
Fauna
La salina di Cervia è una delle zone umide più importanti della regione per l’avifauna acquatica ed ospita regolarmente almeno 31 specie di interesse UE. In particolare, è un sito di nidificazione importante a livello nazionale per Avocetta, Cavaliere d’Italia, Gabbiano corallino (oltre 1.000 coppie), Gabbiano comune, Sterna comune (> 50 coppie), Fraticello (circa 300 coppie) e a livello regionale per Fratino, Pettegola, Sterna zampenere (4 coppie). Le colonie dei Caradriformi nidificanti sono localizzate sulle distese fangose affioranti all’interno delle vasche e su arginelli e dossi. È ipotizzabile nei prossimi anni anche l’insediamento di una colonia nidificante di Fenicottero rosa, specie da alcuni anni estivante. Nelle siepi e nei coltivi ai margini della Salina nidificano alcune coppie di Ortolano, Averla piccola e Calandrella. Il sito riveste inoltre grande importanza per lo svernamento di numerose specie di uccelli acquatici; di particolare interesse la presenza di Avocetta e Piovanello pancianera, con numerosi contingenti (rispettivamente circa il 10 % ed il 34 % del contingente nazionale) oltre ad altre specie di Caradriformi (Cavaliere d’Italia, Pivieressa, Combattente, Gambecchio) e di alcune specie di Anatidi tra cui in particolare Volpoca (circa 50 – 60 coppie). Si segnalano inoltre soprattutto Airone bianco maggiore, Fischione, Alzavola, Codone, essendo l’area per la maggior parte interdetta all’attività venatoria, ed è inoltre importante per la sosta di numerose specie, tra le quali alcune molto rare, di Anatidi e Caradriformi durante le migrazioni.
Sono presenti tre specie di pesci protetti dalla Direttiva UE Habitat, con importanti popolamenti: il Nono Aphanius fasciatus e i ghiozzetti di laguna Pomatoschistus canestrini e Knipowitschia panizzae.