Come arrivare
L’accesso alla Riserva ricade nel territorio del Comune di Trecase (Provincia di Napoli), Via Cifelli s.n.c., coordinate GPS Nord 40° 49’ 41.8’’ EST 14° 25’ 36.9’’.
Norme di fruizione della Riserva: la Riserva è visitabile tutto l’anno dietro richiesta presso l’Ente Parco Nazionale del Vesuvio; per l’accesso al cratere è previsto il pagamento di un biglietto d’ingresso.
All’interno della Riserva sono presenti numerosi sentieri che sono facilmente percorribili da adulti e bambini di tutte le età.
Attività in corso: Sono in corso attività di ricerca sulla flora vascolare, sul fuoco prescritto e sulle specie aliene invasive in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli. Si svolgono durante tutto l’anno attività di educazione ambientale.
La Riserva, dal 1995 inserita totalmente nel Parco Nazionale del Vesuvio, si estende su una superficie di circa 1.019 Ha, occupando la maggior parte dei versanti del complesso vulcanico del Vesuvio con altitudine compresa tra i 250 e 1.281 m s.l.m., altitudine massima del Monte Vesuvio.
La Riserva, per la sua posizione al centro del Golfo di Napoli, gode di un clima alquanto mite, con differenze di temperatura e di piovosità poco marcate alle diverse quote e sui vari versanti.
Il territorio presenta, per la sua natura vulcanica, una genesi piuttosto recente e risalendo lungo i suoi versanti si possono osservare, in successione, tutti gli stadi dii sviluppo del paesaggio vegetale. Le comunità pioniere che si sviluppano sulle colate laviche rocciose costituiscono la formazione più caratteristica di tale paesaggio, soprattutto, quelle dominate dalla copertura grigio-argentea del lichene del Vesuvio (Stereocaulon vesuvianum). I consorzi pionieri si sviluppano gradualmente verso comunità vegetali più strutturate fino alla formazione degli arbusteti caratterizzati dalla prevalenza di varie specie di ginestre (Spartium juniceum, Genista aetnensis, Cytisus scoparius). Le formazioni a bosco sono rappresentate da lembi di lecceta che si alternano ad estesi rimboschimenti di conifere.
La flora è costituita da oltre 800 specie, con alcune entità di particolare interesse fitogeografico come la presenza della betulla (Betula pendula) e della felce Pteris vittata.
La fauna è tipica degli ambienti caldi mediterranei: si rinvengono, ad esempio, il biacco (Coluber viridiflaus), il cardellino (Carduelis carduelis), l’assiolo (Otus scops), il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus). Presenti anche la poiana (Buteo buteo), una colonia di corvo imperiale (Corvus corax) e altri uccelli migratori come il torcicollo (Jynx torquilla) e il lucherino (Carduelis spinus).
Gli habitat presenti all’interno del territorio della Riserva, in riferimento a quelli della Direttiva UE Habitat sono:
- Grotte non ancora sfruttate a livello turistico
- Campi di lava e cavità naturali
- Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici
La Fauna presente all’interno del territorio della Riserva, in riferimento a quelli della Direttiva UE Habitat è la seguente:
- Miniopterus schreibersii (miniottero commune)
- Myotis emarginatus (vespertilio smarginato)
- Rhinolophus ferrumequinum (pipistrello ferro di cavallo maggiore)
- Rhinolophus hipposideros (pipistrello ferro di cavallo minore)