Come arrivare
il centro aziendale di Armena si raggiunge dalla strada che da Pieve Santo Stefano (AR) porta a Caprese Michelangelo (AR), la S.P. 47. La strada che conduce al centro è una strada comunale non asfaltata e aperta al traffico. Piste e sentieri sono di facile percorribilità, dato che le pendenze sono lievi, anche se non mancano forre e zone dirupate, negli impluvi maggiori. Attraversando l’area è facile notare i segni delle antiche sistemazioni agricole, come muretti a secco e vecchi terrazzamenti, quasi sempre rimboschiti.
L’altra porzione più consistente di terreni di questo complesso è nella zona del Passo delle Gualanciole, che si raggiunge dall’abitato di Montalone, partendo dalla S.R. 258.
Descrizione
i terreni dell’ex Poligono di Passo Rotta dei Cavalli ed aree limitrofe furono dati in concessione all’ex Corpo Forestale dello Stato per scopi scientifici, sperimentali e didattici di interesse nazionale come beni da escludere dal trasferimento alle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 68 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 614. L’area gestita ha un’estensione di 259,4774 ha; l’altitudine massima è di 1.050 m s.l.m. presso il “Passo delle Gualanciole” in comune di Chiusi della Verna, mentre quella minima è di 630 m s.l.m. presso “Passo Poggio di Garavone” in comune di Pieve Santo Stefano. Al centro si trova il complesso di “Armena”, utilizzato per le attività relative alla riproduzione e allevamento dei cavalli allevati, nonché tutte quelle necessarie per il benessere degli animali, ivi compresi i trattamenti veterinari.
Geologia
dal punto di vista geologico i terreni sono caratterizzati da un susseguirsi di formazioni geologiche in un insieme piuttosto frammentato. In queste zone sono comuni gli affioramenti di calcari e di marne argillose, mentre a sud affiorano le ofioliti nei versanti collinari che scendono fino al torrente Lotro. La formazione geologica maggiormente caratterizzante del versante orientale è quella delle serpentiniti, che nella zona lungo il torrente Lotro presentano insediamenti della vegetazione tipica di questi substrati, di notevole valore fitogeografico ed buono stato di conservazione. Nel versante nord-occidentale i terreni presentano caratteristiche similari alle arenarie del Monte Falterona, e la formazione geologica prevalente è il macigno toscano. In questa zona una parte ricade all’interno della ZSC “Alta Valle Santa”.
Habitat
sono stati censiti 3 habitat di interesse comunitario (5130 Arbusteti radi a dominanza di Juniperus communis, 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo, 91M0 Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e rovere) più 1 prioritario (boschi orientali di quercia bianca ).
Flora
l’area dell’EX POLIGONO MILITARE “ PASSO ROTTA DEI CAVALLI” è quasi interamente ricoperta di boschi, in parte naturali e in parte di natura artificiale. Nella fascia più alta del complesso vegeta il faggio, mentre nelle zone più basse è comune incontrare cerro e roverella oltre a carpino ed orniello. Specie sporadiche vegetano nel boschi di tipo misto, come ciliegi, sorbi e pero selvatico. La parte restante è caratterizzata dalla presenza di aeree aperte, seminativi e pascoli inseriti a mosaico con le formazioni forestali. Frequenti alle quote inferiori i rimboschimenti di pino nero, oggi da considerare giovani fustaie.
Fauna
la fauna è rappresentata principalmente da ungulati, quali caprioli e daini e sporadici cervi, che brucano incessantemente le radure del bosco, e soprattutto cinghiali che segnalano la loro presenza nei terreni adibiti a pascolo o prato-pascolo. Alcune delle conifere vengono poi scelte per completare l’opera di pulizia del cinghiale, che vi si strofina con forza, fino a levarne la corteccia. Sono presenti tasso ed istrice, volpe e faina. Numerosissimi sono gli scoiattoli rossi, che qui trovano l’ambiente ideale per il loro nutrimento. Gli uccelli più comuni sono ghiandaie e merli, mentre le specie migratrici osservabili sono la beccaccia, il tordo, l’upupa. Nei pascoli più in quota è facile avvistare gheppi, biancone e poiane, assieme ad allodole, fringuelli e varie specie di silvie. Sono comuni anche passeracei e uccellini di piccole dimensioni come il pettirosso e la sterpazzola. Si possono inoltre sentire i richiami notturni degli allocchi, dei gufi, delle civette e del succiacapre. È facile rinvenire tracce dei vari animali nei diversi periodi dell’anno, cove, giacigli abbandonati, e comunque segni di una presenza costante anche se nascosta. Da non dimenticare le tracce del lupo, che anche in questa zona ha fatto sentire e sta facendo sentire sempre più la propria presenza.