Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Area Demaniale Ex Poligono militare di Rotta dei Cavalli

Area Demaniale Ex Poligono militare di Rotta dei Cavalli

Regione

Toscana

Luogo

Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Chiusi della Verna (Arezzo)

Info

Anno di istituzione: 1978

Superficie: 259,4774 ha

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

ZSC VALLE SANTA (IT5180005)

Come arrivare

il centro aziendale di Armena si raggiunge dalla strada che da Pieve Santo Stefano (AR) porta a Caprese Michelangelo (AR), la S.P. 47. La strada che conduce al centro è una strada comunale non asfaltata e aperta al traffico. Piste e sentieri sono di facile percorribilità, dato che le pendenze sono lievi, anche se non mancano forre e zone dirupate, negli impluvi maggiori. Attraversando l’area è facile notare i segni delle antiche sistemazioni agricole, come muretti a secco e vecchi terrazzamenti, quasi sempre rimboschiti.

L’altra porzione più consistente di terreni di questo complesso è nella zona del Passo delle Gualanciole, che si raggiunge dall’abitato di Montalone, partendo dalla S.R. 258.

Descrizione

i terreni dell’ex Poligono di Passo Rotta dei Cavalli ed aree limitrofe furono dati in concessione  all’ex Corpo Forestale dello Stato per scopi scientifici, sperimentali e didattici di interesse nazionale come beni da escludere dal trasferimento alle regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 68 del D.P.R. 24 luglio 1977, n. 614. L’area gestita ha un’estensione di 259,4774 ha;  l’altitudine massima è di 1.050 m s.l.m. presso il “Passo delle Gualanciole” in comune di Chiusi della Verna, mentre quella minima è di 630 m s.l.m. presso “Passo Poggio di Garavone” in comune di Pieve Santo Stefano. Al centro si trova il complesso di “Armena”, utilizzato per le attività relative alla riproduzione e allevamento dei cavalli allevati, nonché tutte quelle necessarie per il benessere degli animali, ivi compresi i trattamenti veterinari.

Geologia

dal punto di vista geologico i terreni sono caratterizzati da un susseguirsi di formazioni geologiche in un insieme piuttosto frammentato. In queste zone sono comuni gli affioramenti di calcari e di marne argillose, mentre a sud affiorano le ofioliti nei versanti collinari che scendono fino al torrente Lotro. La formazione geologica maggiormente caratterizzante del versante orientale è quella delle serpentiniti, che nella zona lungo il torrente Lotro presentano insediamenti della vegetazione tipica di questi substrati, di notevole valore fitogeografico ed buono stato di conservazione. Nel versante nord-occidentale i terreni presentano caratteristiche similari alle arenarie del Monte Falterona, e la formazione geologica prevalente è il macigno toscano. In questa zona una parte ricade all’interno della ZSC “Alta Valle Santa”.

Habitat

sono stati censiti 3 habitat di interesse comunitario (5130 Arbusteti radi a dominanza di Juniperus communis, 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo, 91M0 Foreste Pannonico-Balcaniche di cerro e  rovere) più 1 prioritario (boschi orientali di quercia bianca ).

Flora

l’area dell’EX POLIGONO MILITARE “ PASSO ROTTA DEI CAVALLI” è quasi interamente ricoperta di boschi, in parte naturali e in parte di natura artificiale. Nella fascia più alta del complesso vegeta il faggio, mentre nelle zone più basse è comune incontrare cerro e roverella oltre a carpino ed orniello. Specie sporadiche vegetano nel boschi di tipo misto, come ciliegi, sorbi e pero selvatico. La parte restante è caratterizzata dalla presenza di aeree aperte, seminativi e pascoli inseriti a mosaico con le formazioni forestali. Frequenti alle quote inferiori i rimboschimenti di pino nero, oggi da considerare giovani fustaie.

Fauna

la fauna è rappresentata principalmente da ungulati, quali caprioli e daini e sporadici cervi, che brucano incessantemente le radure del bosco, e soprattutto cinghiali che segnalano la loro presenza nei terreni adibiti a pascolo o prato-pascolo. Alcune delle conifere vengono poi scelte per completare l’opera di pulizia del cinghiale, che vi si strofina con forza, fino a levarne la corteccia. Sono presenti tasso ed istrice, volpe e faina. Numerosissimi sono gli scoiattoli rossi, che qui trovano l’ambiente ideale per il loro nutrimento. Gli uccelli più comuni sono ghiandaie e merli, mentre le specie migratrici osservabili  sono la  beccaccia, il tordo, l’upupa. Nei pascoli più in quota è facile avvistare gheppi, biancone e poiane, assieme ad allodole, fringuelli e varie specie di silvie. Sono comuni anche passeracei e uccellini di piccole dimensioni come il pettirosso e la sterpazzola. Si possono inoltre sentire i richiami notturni degli allocchi, dei gufi, delle civette e del succiacapre. È facile rinvenire tracce dei vari animali nei diversi periodi dell’anno, cove, giacigli abbandonati, e comunque segni di una presenza costante anche se nascosta. Da non dimenticare le tracce del lupo, che anche in questa zona ha fatto sentire e sta facendo sentire sempre più la propria presenza.

Normativa

D.P.R. 23 dicembre 1978, L. n. 394/1991, L. n. 157/1992

Pagina aggiornata il 05.08.2021 - Codice FSZA

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