Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

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Riserva Naturale Integrale Biogenetica Bassa Dei Frassini-Balanzetta

Riserva Naturale Integrale Biogenetica Bassa Dei Frassini-Balanzetta

Regione

Emilia Romagna

Luogo

Mesola, Codigoro (Ferrara)

Info

Codice EUAP: 0060

Anno di istituzione: 1971

Superficie (ha): 222

Cartografia

Per visualizzare su base cartografica la superficie della Riserva, digitarne il nome in “Strumenti à Ricerca su attributi” dal Portale Cartografico Nazionale del Ministero della transizione ecologica, selezionando poi “Elenco Ufficiale Aree Protette (EUAP)”
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(attenzione: i confini ivi riportati sono in corso di revisione ed aggiornamento)

Proprietà dei terreni

Demanio statale

Aree Protette Sovrapposte

Parco regionale Delta del Po Emilia-Romagna; ZSC-ZPS IT4060015 “Bosco della Mesola, Bosco Panfilia, Bosco di Santa Giustina, Valle Falce, La Goara” (superficie complessiva del sito Rete Natura 2000 ha 1563); sito UNESCO/MAB.

Come arrivare

Raggiungibile dalla S.S. 309 “Romea” dalla frazione di Bosco Mesola, presso l’abitato di Mesola (FE), ingresso in via dei Frassini, 24. 

Norme di fruizione della Riserva: l’area è accessibile solo per motivi di vigilanza e studio.

Attività in corso

Attività di studio e monitoraggio vengono svolte con regolarità da diversi gruppi di ricerca; si segnalano, tra le più recenti: Università di Ferrara, stesura elenco floristico Riserva “Bosco della Mesola”; Associazione “Sagittaria”, per alcuni aspetti faunistici; ARPAE, controllo rete piezometri; Università di Padova, monitoraggio “forestale”, battuta parziale dell’area per la stima del numero di capi di ungulati presenti.

Breve descrizione della Riserva

La Riserva costituisce una porzione del comprensorio boscato denominato “Boscone della Mesola”, che rappresenta una delle poche superfici forestali di rilievo del Delta del Po; ciò si riflette in una notevole varietà di habitat e ricchezza faunistica. La ricchezza vegetazionale è dovuta alle piccole variazioni di quota e di morfologia del terreno create dall’antico sistema dunale che producono netti cambiamenti nei fattori ecologici (disponibilità idrica per la vegetazione, livello e caratteristiche della falda idrica, tipo di suolo ecc.) e, conseguentemente, un mosaico di ambienti. La Riserva è distante dal mare, per cui le antiche dune risultano ormai spianate dall’azione del tempo con conseguente interramento delle fasce interdunali e connesa prevalenza del bosco mesofilo di farnia e carpini (aggruppamento a Carpinus betulus e Quercus robur) mentre le depressioni più profonde residue presentano il bosco igrofilo di pioppi e frassini (Cladio-Fraxinetum oxycarpae).

Habitat

Tra gli habitat protetti dalla Direttiva UE Habitat si segnalano in particolare i seguenti:

1410: Pascoli inondati mediterranei

3150: Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition

3170*: Stagni temporanei mediterranei

6420: Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte del Molinio-Holoschoenion

7210*: Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del Caricion davallianae

91AA*: Boschi orientali di quercia bianca

91E0*: Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae)

91F0: Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ulmus laevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus angustifolia (Ulmenion minoris)

92A0: Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba

9340: Foreste di Quercus ilex e Quercus rotundifolia

Flora

La prima “Flora” del Boscone è in fase di pubblicazione.

Fauna

In tutto il comprensorio boscato è presente il cervo. Recenti studi genetici hanno evidenziato come il cervo della Mesola risulti geneticamente differenziato dalle altre popolazioni peninsulari e dalla sottospecie sarda, ribadendone l’importanza naturalistica e conservazionistica. Dal punto di vista morfologico i cervi della Mesola presentano piccole dimensioni ed una struttura semplificata dei palchi.

Di notevole interesse la presenza di diverse specie di chirotteri legate agli ambienti boschivi (7 specie, tra cui la Nottola) tutte protette dalla Direttiva UE Habitat.

La comunità ornitica nidificante privilegia le specie delle chiome e quelle nidificanti in cavità (Picchio rosso maggiore, Torcicollo, Upupa, Rigogolo, o, Verdone). Tra i rapaci diurni nidificanti Sparviere e Lodolaio. Tra le altre specie proprie dell’habitat forestale si segnala la Beccaccia.

Tra i Rettili, la Riserva ospita interessanti popolazioni di Testuggine palustre (Emys orbicularis) e Testuggine di Hermann (Testudo hermanni), entrambe protette dalla Direttiva UE Habitat.

Normativa

D.M. 26 luglio 1971 (istituzione della Riserva); L. n. 394/1991 (Legge quadro sulle aree protette); designazione di ZSC: D.M. 29 novembre 2019 (G.U. 6.12.2019) (web link: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/consultazione/normativa/norme-rer/individuazione-siti-atti-regionali).

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