Come arrivare
Attualmente tutto il territorio della Riserva è costituito da mare aperto.
Norme di fruizione della Riserva
Non fruibile.
Attività in corso
Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina opera in stretta collaborazione con gli altri Enti preposti di livello regionale (Parco del Delta del Po e Servizi di difesa della costa). L’attività è finalizzata a diffondere la consapevolezza dell’importanza degli habitat naturali di transizione e della conservazione della biodiversità tra amministratori, tecnici e professionisti impegnati nei rispettivi settori. La collaborazione congiunta favorisce il confronto ed il coordinamento tecnico tra i vari attori istituzionali coinvolti, in termini di contrasto alle minacce ma anche per porre nella giusta prospettiva le problematiche di conservazione di habitat e specie in una prospettiva di governance territoriale di lungo periodo rispetto ai cambiamenti ambientali in atto. Tale scambio di esperienze consente di realizzare interventi di minor impatto, più adatti alle esigenze di un territorio per sua natura altamente dinamico, basati sulla produzione di Servizi ecosistemici richiesti dal contesto socio-economico attuale. Le problematiche esistenti e le minacce alla conservazione della Biodiversità sono inoltre oggetto di approfondimenti didattici e di sensibilizzazione rivolti a studenti, visitatori e turisti.
Breve descrizione della Riserva
La Riserva fu istituita nel 1981 per tutelare la parte terminale del corso del fiume Reno, all’epoca protetto sul lato mare dalla freccia di foce in sabbia (fino agli anni ’90 del secolo scorso rivolta verso nord e disposta circa parallelamente all’attuale linea di riva andando a costituire la R.N. “Destra foce fiume Reno”), che proseguiva la sponda destra del fiume Reno fino allo sbocco a mare. Successivamente, la sabbia emersa è stata completamente erosa e, attualmente, è completamente invasa dal mare. Tutta la costa è infatti sottoposta a rapida ingressione marina a causa del progredire di concomitanti fattori di minaccia quali il procedere dell’erosione costiera, la subsidenza dell’area, l’innalzamento del livello del mare, i cambiamenti climatici e l’alterazione a livello territoriale del ciclo dei sedimenti.
Fauna
L’ittiofauna comprende specie di ambiente prettamente marino. Di interesse UE sono le specie di habitat estuariale, quale la Lampreda di mare Petromyzon marinus, saltuariamente presente.