Come arrivare
La Riserva è attraversata da due importanti strade provinciali: la S.P 144 Vico Garganico – Monte Sant’Angelo e la S.P. 52 bis Umbra – Mare, per cui facilmente raggiungibile con veicoli. È servita inoltre da alcuni sentieri pedonali, anche didattici, con tabelle indicatrici divulgative, e percorribili a piedi o con mountain bike.
Norme di fruizione della Riserva
Nella Riserva l’accesso è consentito solo lungo le strade forestali e i sentieri che attraversano l’area protetta ed esclusivamente a piedi o con bicicletta; è inoltre condizionato al rispetto dei luoghi e dell’ambiente. Nell’ambito della stessa, lungo le rotabili citate, sono presenti aree di sosta attrezzate.
Centri Visita / Musei
Nell’area protetta è presente un “Centro Visitatori” ove è possibile ammirare una ricca xiloteca, reperti litici, una collezione tassidermica di fauna, immagini della flora e un pregevole plastico in scala 1:25.000 del Promontorio Garganico. Vi si trova altresì un’area ludico-educativa dedicata ai bambini, denominata “Giocabosco”, ideata e allestita per consentire ai giovani visitatori di giocare nel bosco e col bosco con maggiori margini di sicurezza che altrove.
Attività in corso
Nella riserva di Umbra è presente un’area CON.ECO.FOR. (Controllo Ecosistemi Forestali) di II livello ove vengono effettuati, in collaborazione con diversi istituti di ricerca, rilevamenti con riguardo agli effetti dell’inquinamento dell’aria sullo stato degli ecosistemi forestali.
Breve descrizione della Riserva
Le due riserve di Umbra e Falascone costituiscono un corpo unico e rappresentano il nucleo dell’antico “Nemus garganicum” citato da Ovidio, Strabone e Virgilio, che ammantava l’intero promontorio. La storia della Foresta Umbra è un confuso susseguirsi di conquiste, usurpazioni, cessioni da parte di Re, Principi locali, svevi, longobardi, bizantini, etc. Le prime notizie certe si hanno verso la seconda metà del ‘500 quando il nobile Girolamo Grimaldi acquistò tutto il vasto territorio che circondava Monte Sant’Angelo, inclusa la Foresta. La famiglia Grimaldi trasmise questa proprietà per circa due secoli. In era napoleonica la Foresta fu espropriata e la Tenuta divenne proprietà prima del Demanio del Regno delle Due Sicilie e successivamente del Regno d’Italia. Con la L. 3713 del 1866, la foresta fu dichiarata inalienabile e finalmente consegnata all’Amministrazione Forestale dello Stato. La rRserva, insieme a quella contigua di Falascone, è ubicata nella porzione sommitale della più estesa omonima Foresta demaniale di proprietà regionale, collocandosi tra i 670 e gli 800 metri di quota.
Habitat
La riserva costituisce un pregevole esempio di “Faggeta degli Appennini con Taxus e Ilex” (tasso e agrifoglio), habitat prioritario protetto dalla Direttiva UE Habitat.
Flora
La vegetazione predominante è costituita da fustaia di faggio a struttura pluristratificata che permette un ottimo sviluppo arbustivo ed erbaceo. Nel piano arboreo troviamo: carpino bianco, carpino nero, gli aceri, i tigli, i frassini, olmo, orniello e tasso; nel piano arbustivo troviamo: pungitopo, agrifoglio e dafne. Tra le specie erbacee endemiche troviamo: Campanula garganica, Cardamine bulbifera subsp. garganica, Ranunculus garganicus, Lamium garganicum e Tapsia garganica.
Fauna
Particolare attenzione e protezione è data al capriolo italico; troviamo, inoltre, il cinghiale, il tasso, la volpe, il gatto selvatico, la faina e il ghiro. Recentemente è data certa la riapparizione del lupo. Tra gli uccelli troviamo: il gufo comune, il colombaccio, l’allocco, il picchio rosso maggiore, il picchio rosso minore, il picchio muratore, il picchio verde, il merlo, la beccaccia e varie specie di turgidi, fringillidi e silvidi.