Si comunica che, per lavori di manutenzione, il Museo naturalistico del Centro Visite Cupone resterà chiuso al pubblico fino al 10 giugno p.v.
Il Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza gestisce aree di grande valore ecologico, che sono parti importanti della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea e di due Parchi Nazionali, interessando una superficie di circa 12.700 ettari. In particolare, il Reparto gestisce due Riserve Naturali Statali Orientate e sette Riserve Statali Biogenetiche, nonché 5.874 ettari di Foresta Demaniale Statale denominata “Sila Grande”, al cui interno ricadono 7 Zone Speciali di Conservazione.
Il personale del Reparto Carabinieri Biodiversità di Cosenza, oltre a svolgere attività di educazione ambientale ed educazione alla legalità, si occupa di organizzare visite guidate e passeggiate lungo i sentieri Natura, finalizzate a far conoscere ai visitatori la biodiversità delle aree amministrate e le peculiarità che contraddistinguono ciascuna Riserva e/o area protetta.
In occasione di particolari eventi di rilevanza nazionale e locale vengono organizzate speciali visite guidate finalizzate, attraverso esperienze sensoriali, a coinvolgere tutti e cinque i sensi; si cerca in tal modo di far sentire i partecipanti come parte reali degli ecosistemi, avvicinandoli alla conoscenza della biodiversità, al rispetto spontaneo della natura ed alla conservazione degli equilibri ecologici che reggono tutta la vita sul nostro pianeta.
Le visite hanno anche lo scopo di prevenire i comportamenti negativi a danno degli ecosistemi, per cui per ogni Area e Riserve Amministrate vengono evidenziate le particolarità, i rischi che esse corrono ed i comportamenti virtuosi che occorre mantenere per garantire la loro conservazione.
In tal modo presso la Riserva Naturale “Valle del Fiume Argentino”, nel comune di Orsomarso, ricadente nell’area disabitata più grande d’Italia, viene evidenziata la particolare limpidezza delle acque diafane del fiume Argentino, la cui testimonianza più evidente è costituita dalla presenza della lontra, animale incapace di adattarsi alle modificazioni ambientali. La stabilità di questo ecosistema, manifestata dalla purezza delle acque, è altresì evidenziata anche dalla presenza dei Gamberi di Fiume. Tutte le attività svolte nell’area protetta, dato il livello di buona qualità dell’ecosistema, sono finalizzate alla conservazione dello status quo favorevole alla presenza della lontra, oltre che orientate al mantenimento di un ambiente favorevole all’emblema della Riserva, vale a dire il capriolo autoctono.
Il rispetto dell’ambiente viene garantito anche dalla cura rivolta al mantenimento di una discreta rete sentieristica, sul cui tragitto sono dislocati numerosi punti di interesse come il giardino botanico, dove poter conoscere da vicino la rigogliosa flora locale, un arboreto didattico, le innumerevoli fonti di acqua sempre fresca per dissetare gli escursionisti ed una meravigliosa cascata di 15 metri che ha scavato la propria sede nella roccia.
Analogamente dicasi per le attività svolte presso la Riserva Orientata “Gole del Raganello”, anch’essa ricadente all’interno del Parco Nazionale Pollino, che offre poliedrici e suggestivi scenari alle varie attività e alla didattica svolta dai militari e personale civile del Reparto, come il “birdwatching” nella Timpa di San Lorenzo, ove, se fortunati è possibile ammirare il volteggiare dell’aquila reale che qui nidifica, mentre la presenza del Grifone, da poco reintrodotto, è ormai cosa consueta.
Il valore naturalistico di questa riserva deriva proprio dall’esclusione dell’uomo dalla sua più intima struttura; tale stato di isolamento consente una gestione di tipo conservativo della medesima senza eccessive difficoltà anche di carattere finanziario.
Una simile strategia di tipo conservativo viene praticata nella Riserva Naturale Biogenetica “Serra Nicolino”, nel Comune di Mongrassano, costituita da una faggeta secolare posta sulla sommità della Catena Costiera, situata in linea d’aria a pochi chilometri dal Tirreno, volta principalmente alla tutela dell’unico corridoio ecologico strategico che collega il complesso del Pollino al massiccio della Sila, importantissimo pertanto per la mobilità della fauna terrestre. La Riserva costituisce il cuore di una più vasta Z.S.C. posta a cavallo di 4 comuni: Guardia Piemontese, Fuscaldo, Cerzeto e Mongrassano.
Le Riserve e foreste ricadenti nell’ambito dell’altopiano silano, caratterizzate principalmente da fustaie secolari di Pino laricio e faggio, sono tutte a grande valenza scientifica, in quanto ricomprendono aree che per età e condizioni possono essere considerate foreste tendenzialmente vetuste, costituendo pertanto un perfetto modello scientifico per studiosi e ricercatori che si dedicano all’osservazione dei mutamenti climatici; a tal riguardo degna di particolare considerazione è la Riserva Statale di Gallopane, al cui interno non vengono più svolte attività antropiche da circa un secolo.
Dette Riserve e Foreste ricadono all’interno della foresta demaniale Sila Grande, area di grande importanza naturalistica ed anche storica, in quanto costituisce l’ultimo lembo dell’Antica Sylva Brutia dei Romani, pervenuta dopo diversi passaggi, nel corso dei secoli, prima al Regio Demanio e, quindi, al Demanio Forestale dello Stato.
La conservazione delle foreste demaniali si esplica, oltre che con la consueta attività di sorveglianza, anche attraverso il monitoraggio di habitat e specie protette e l’applicazione stringente delle misure di conservazione; in particolare notevole importanza viene data alla prevenzione degli incendi boschivi, mediante l’istituzione, durante la stagione estiva, di una squadra AIB, essendo il fuoco il fattore di maggior rischio per la conservazione delle specie presenti.
Le attività divulgative e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso le tematiche ambientali trovano come principale nucleo di diffusione nel Centro Visita sito in località Cupone sulla riva del lago Cecita, nato dall’adattamento degli spazi intorno a una segheria demaniale e dei plessi accessori, per una superficie di 10.400 mq quasi interamente pianeggianti.
Il Centro è oggi il motore delle politiche a difesa dell’ambiente di tutto il comprensorio. I sentieri naturalistici, gli osservatori faunistici, il museo naturalistico, il giardino geologico, l’orto botanico accessibile ai disabili e agli ipovedenti mediante l’ausilio di pannelli e file audio mp3 esplicativi delle varie essenze, rendono il Centro lo scenario ideale alle attività di educazione ambientale ed educazione alla legalità espletate dal personale del Reparto.
Il Reparto di Cosenza conserva, tuttora, anche un presidio militare nella Sila Greca; per la precisione l’antica Abbazia del Patire di Rossano-Corigliano, acquistata dallo lo Stato Italiano nel 1915, unitamente all’intero compendio boscato che la comprendeva, per porre un freno allo stato di irrimediabile degrado in cui essa versava. L’acquisizione al patrimonio dello Stato ha consentito che il bene non andasse irreversibilmente in rovina; inoltre, la caserma ivi allocata ha costituito il presidio statale più avanzato in questo territorio di grande pregio naturalistico ambientale che con il tempo è divenuto il nucleo principale della Zona Speciale di Conservazione “Foreste Rossanesi”.